“Scivoloni” e prostituzione: il Pd tira le orecchie al Presidente e auspica da tutti maggiore sobrietà

“Bene hanno fatto a far notare al presidente della provincia di Terni Lattanzi che il contenuto del suo post era offensivo e bene ha fatto lui a toglierlo giorni fa, poco dopo averlo pubblicato. Dal suo successivo post si capisce quanto non avesse idea che il contenuto fosse più pecoreccio che spiritoso”. Il Pd di Terni commenta così lo scivolone del presidente della Provincia di Terni Giampiero Lattanzi sul tema prostituzione particolarmente dibattuto in questi giorni a Terni.

L’errore c’è stato ed è riconosciuto senza alzare steccati per difendere ciò che difficilmente può essere difeso, “Sebbene sia evidente la differenza formale tra il pubblicare da una pagina istituzionale o da quella personale”, specifica il Pd. Che aggiunge, in una propria nota, che il contenuto del post di Lattanzi “resta un contenuto non opportuno e dal sapore sessista, anche se fatto con ingenuità. Perciò, pur certi della sua non volontà di offendere, coerentemente con il nostro sentire e con quanto espresso fino ad ora, ci teniamo a dire che auspichiamo, come Partito democratico di Terni, non solo che sia un episodio che non si ripeterà più, ma anche che si trasformi in occasione per tutti coloro che ricoprono incarichi istituzionali o politici per imparare a tenere comportamenti social più sobri e ad essere più consapevoli”.

Una tirata d’orecchie dovuta e l’invito ad una maggiore sobrietà da parte di tutti: “Chiediamo dunque – continua la nota del Pd di Terni – simile coerenza alle donne di Fratelli d’Italia che hanno espresso indignazione, invitandole prima a riflettere sulla differenza tra un post su una pagina social privata e un’ordinanza pubblica, e poi a chiedere con forza al Sindaco, della cui maggioranza cittadina fanno parte, di ritirare immediatamente l’ordinanza anti prostituzione, chiedendo scusa ai ternani, ma soprattutto alle ternane”.