“Scivoloni” e prostituzione: Senso Civico non fa sconti a nessuno e chiede coerenza a F.lli d’Italia

“Condanniamo il sessismo in ogni sua forma, non in nome di una lotta elettorale tra destra e
sinistra né per cercare una ripicca, ma in difesa di quegli stessi ideali che difendiamo sempre e
che ci vedranno in piazza della Repubblica, sabato 6 novembre”.

E’ una questione di coerenza per Senso Civico, il gruppo cui appartiene il consigliere Alessandro Gentiletti il quale ha “pescato” e diffuso l’ordinanza antiprostituzione del sindaco di Terni, dichiarare la propria posizione
nei confronti del post, “pubblicato nel suo profilo Facebook privato, dal Presidente della Provincia di Terni e sindaco di Guardea, Giampiero Lattanzi”.

“Il post in questione è l’ennesima testimonianza del fatto che viviamo ancora in una società radicalmente patriarcale. In questo caso, a differenza di altri personaggi pubblici, sono arrivate
le scuse, ma purtroppo non bastano: vogliamo una società in cui il sessismo non sia considerato divertente – continua Senso Civico – Non ci interessa stilare la classifica dei sessismi, né considerare meno grave il comportamento sessista di un rappresentante delle istituzioni solo perché tale manifestazione è avvenuta
attraverso il proprio profilo privato. Il privato è politico, ed il valore di questo principio è indiscutibile, per noi. Non è nostro interesse analizzare le tempistiche con cui questo post è stato reso noto, né minimizzare l’accaduto”.

Un accaduto che “evidenzia purtroppo che ancora la strada verso una cultura che ripudia il sessismo e le discriminazioni è lunga, e ci spaventa che troppe volte la lotta alle discriminazioni sia una lotta di facciata, se poi nel privato gli stessi rappresentanti istituzionali non solo non provano disagio nell’imbattersi in certo sessismo, ma lo diffondono anche”.

Da qui una valutazione critica forte: “Questo vuol dire che non hanno introiettato il senso di responsabilità verso
la propria carica e soprattutto verso una comunità dimenticando il ruolo di guida morale che dovrebbe essere proprio delle istituzioni. Non abbiamo interesse a classificare questo atteggiamento più o meno importante o più o meno grave dell’ordinanza del Sindaco Latini, perché sappiamo bene che alla base vi è la medesima matrice di pensiero maschilista. D’altronde siamo le stesse persone che hanno condannato fortemente il selfie di Latini, Pillon e Maggiora con scritto “tre omofobi”, anch’esso pubblicato attraverso i loro profili privati e
speriamo non occorra riportare le analogie”.

Anche Senso Civico, come il Pd, chiede coerenza: “Certo, fa sorridere che il suddetto post sia stato reso noto proprio da Fratelli d’Italia, partito che già nel suo nome dichiara le sue posizioni ideologiche e che ha fortemente criticato il ddl Zan – afferma Senso Civico – e che difende l’ordinanza del Sindaco Latini che considera la prostituzione un mero problema di decoro urbano. Il Partito che aveva tra i suoi assessori in giunta un uomo che ha utilizzato un linguaggio omofobo sempre attraverso i social. Suvvia, anche per loro, un po’ di coerenza.