Terni e la concessione milionaria: da Senso Civico 15 emendamenti sulla procedura

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Il consigliere di Senso Civico, Alessandro Gentiletti

Peccato sia mancato il numero legale al consiglio comunale di Terni che doveva discutere – ancora – del project financing per la concessione milionaria. Sarebbe stata interessante la discussione. Perché se c’è stata bagarre quando si è discusso solo intorno a quattro emendamenti, chissà cosa sarebbe successo quando il consigliere di Senso Civico Alessandro Gentiletti avrebbe illustrati i primi quindici da lui elaborati.

Gentiletti lo riferisce in una nota diffusa in serata in cui, per prima cosa esprime “Rispetto per le consigliere e i consiglieri di maggioranza che oggi hanno fatto mancare il numero legale contro la delibera dell’assessora Salvati. Grazie”, esordisce. “Una delibera che da mesi combattiamo e con emendamenti cerchiamo di migliorare. Oggi soltanto ne avrei illustrati 15, tutti incentrati sulla procedura prescelta. A distanza di poco più di un anno dalle elezioni, indire una gara del valore di circa 40 milioni di euro, che indebiterà l’ente per 15 anni è una roba assurda, tanto più che riguarda servizi già dati in gestione e che aumenterà i costi di quelli già gestiti internamente”, continua Gentiletti.

“Tanto più – aggiunge – che si tratta di una gara che sarebbe indetta secondo la procedura speciale dell’interesse pubblico, che non favorisce la partecipazione e la piena possibilità di altri soggetti oltre il proponente del progetto di aggiudicarsi l’appalto. Senza considerare che la materia energetica è in continua evoluzione. Spero che a questo gesto di responsabilità, unica risposta a chi prima abbandona la seduta e poi tira dritto senza ascoltare suggerimenti e critiche, sia di esempio e prosegua. È nel dissenso verso gli ordini di scuderia che si costruisce una città diversa e migliore per tutti. È nel dissenso che si realizza il cambiamento”.