Terni, concessione da 30 milioni per servizi: maggioranza divisa, consiglio comunale deserto

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Seduta “deserta” in consiglio a Terni: i consiglieri Fiorini (Gruppo misto), Filipponi (Pd), Simonetti (M5S) Orsini (Misto) ne approfittano per un selfie

Alle 15.45 di oggi, 14 marzo, il presidente del consiglio comunale di Terni Francesco Maria Ferranti ha proclamato che la seduta prevista per oggi è andata deserta. La constatazione del presidente dopo che sono stati effettuati due appelli, il primo alle 15.10, senza che si raggiungesse il numero legale.

Non è un bel segnale. All’ordine del giorno era un punto delicato: “l’affidamento della gestione del calore” che poi sarebbe una definizione più breve che sta per “Servizio pluriennale di affidamento in concessione mediante project financing dei servizi di global service per la gestione e manutenzione integrale impianti tecnologici degli edifici comunali con interventi di straordinaria manutenzione ed efficientamento energetico”. Uno scherzetto da 30 milioni di euro da mettere nelle mani di un privato che si è proposto.

E’ quell’argomento che, nella seduta consiliare di una settimana fa aveva visto un confronto carico di tensione, con una minoranza che sosteneva alcuni emendamenti presentati dal consigliere del gruppo misto Valdimiro Orsini. Nel corso del dibattito il capogruppo della Lega, Federico Brizi, l’ha detto chiaramente: le zeppe piantate dalla minoranza servivano solo a far perdere tempo, perché tanto poi, l’ “atto lo partoriremo”. Invece, per ora, non pare proprio che sia così. La graniticità delle forze di maggioranza – Lega, Fratelli d’Italia, Forza Italia e cespuglietti – forse presenta qualche crepa (e bella evidente) se proprio nella seduta in cui l’atto doveva “essere partorito” la puerpera non s’è vista. Che ci sia stato qualche errore nel calcolo dei tempi di gestazione?

Comunque in merito alla seduta deserta i gruppi consigliari del M5s, Pd, Senso Civico e i consiglieri Valdimiro Orsini e Emanuele Fiorini del Gruppo misto, hanno diffuso una nota: “L’appalto sulla fornitura del calore oggi ha sciolto la maggioranza. La seduta del consiglio comunale è saltata per l’assenza di alcuni consiglieri delle forze che governano la città. – si legge – A gettare nel caos i lavori del consiglio sono i dubbi che stanno emergendo anche nel centrodestra intorno  alla delibera global service per l’affidamento quindicennale delle manutenzioni e fornitura energia”. 

“Un affidamento che rischia di danneggiare il comune – ricaricano la pipa gli oppositori – soprattutto in questa fase in cui gli upgrade tecnologici nella transizione energetica sono costantemente in via di sviluppo e vengono sempre più sostenuti tramite linee di finanziamento europee.  Un provvedimento che tra l’altro  esclude le imprese locali dalla fornitura di questi servizi. Nell’ultimo consiglio comunale era stata la vicesindaca Salvati ad abbandonare l’aula lasciando i consiglieri di maggioranza da soli ad ascoltare le argomentazioni delle opposizioni. Oggi sono stati i consiglieri di maggioranza ad aver abbandonato la giunta”.

Conclusione? “A questo punto chiediamo un gesto di responsabilità a chi governa la città, mentre si consuma la più grande crisi energetica del secolo, mentre aumentano gli stipendi di sindaco e assessori, mentre a Terni si paga una Taric del 27% superiore alla media nazionale, si sta tenendo bloccato consiglio comunale intorno a una delibera dannosa e obsoleta”.

E la maggioranza? Che dice? Per ora niente, avrà qualcosa di urgente da fare.