Servizio Idrico Acea cresce e Asm esce: ma è una questione di “amore per il territorio”

Sii servizio idrico
Sii direttivo
Il direttivo Sii

Uno pensava chissà che, invece è soprattutto una questione di “amore per il territorio”. Nasce, a quanto sembra, un nuovo SII, e “l’acqua pubblica – come annuncia il presidente Carlo Orsini – sarà gestita in maniera sempre più attenta ed efficiente”. Proprio perché, aggiunge Tiziana Buonfiglio, amministratore delegato SII adesso si è arrivati a “Un momento di svolta per SII”, che si arricchisce di un elemento fondamentale dato che – dice Buonfiglio – “La differenza sta nell’amore del territorio”. Un amoree che finora, evidentemente non c’è stato.

Comunque, amori a parrte, la svolta è legata alle decisioni prese dall’assm,blea degli azionisti di Servizi Idrici Integrati ScPa, “soggetto gestore del Servizio idrico integrato dei 32 Comuni della Provincia di Terni (ATI 4

Umbria)”. La quale assemblea ha approvato, si spiega in un comunicato diffuso attraverso l’agenzia Ansa, “alcune modifiche allo statuto societario”. Ah, a proposito: “Al termine dell’assemblea è stato perfezionato il

contratto di cessione di quote da parte di ASM, socio operatore controllato dal Comune di Terni, ad Umbriadue, società controllata da ACEA. La quota di partecipazione di Umbriadue sale così dal 25% al 40% e, unitamente alla revisione statutaria, rende possibile il consolidamento integrale della società, finora consolidata a patrimonio netto,  nel bilancio di ACEA”.

Asm esce, quindi, dalla quota di capitale privato del Sii, mentre il Comune di Terni rimane ovviamente cpome socio più “pesante” nella parte di capitale pubblico di cui fanno parte, come ampiamente noto, tutti i Comuni della provincia di Terni. Non hanno partecipato proprio tutti tutti gli azionisti, ma in ogni modo ogni cosa è stata approvata con il 94,39 per cento delle quote  del capitale sociale (26 soci su 29 presenti).

Come è stato cambiato allora lo statuto? – Le novità più rilevanti riguardano l’eliminazione di alcuni articoli statutari, in particolare l’8 e il 10, riguardanti il contributo dei soci al fabbisogno finanziario della società consortile e la responsabilità solidale dei soci verso terzi – spiegano al Sii – Altre novità riguardano le funzioni dell’amministratore delegato che dovrà comunque riferire sulla gestione al consiglio di amministrazione con cadenza almeno trimestrale, la riorganizzazione della macrostruttura e l’introduzione del controllo contabile mediante società di revisione, sebbene tale attività sia già stata attivata dalla società da circa un decennio”.

Il tuttio segna “la rinnovata collaborazione fra gli enti locali ed i soci operatori e permetterà, stante anche l’avvenuto incremento delle quote di partecipazione di Umbriadue, il reperimento delle risorse necessarie per il riequilibrio dei rapporti finanziari con gli enti locali, nonché la realizzazione di nuovi importanti investimenti infrastrutturali”.

Il Prsidene Sii, Carlo Orsini, afferma che- “La complessa operazione di razionalizzazione dell’assetto societario del Sii, finalmente conclusasi, consentirà alla società stessa di gestire l’acqua pubblica in maniera sempre più efficiente ed attenta alle esigenze dell’utenza” . Ora infatti “si potrà contare su disponibilità finanziarie importanti da destinare non solo agli investimenti ma anche a tutti gli altri obiettivi propri del servizio di gestione quali, in primis, la tutela e la valorizzazione della risorsa acqua, garantendo altresì adeguate misure di salvaguardia ambientale”.