Terni Valley: “La classe dirigente è cambiata ma in peggio”

bugiarda consulta valley

L’intervento

“Dimmi cosa sai fare, non chi conosci”. Con questo motto cinque anni fa nasceva Terni Valley, come alternativa ad una classe dirigente che per decenni aveva seguito la logica opposta e portato la città ad essere un luogo dal quale fuggire per chi aveva talento, capacità, voglia di impegnarsi, e soprattutto assoluta indisponibilità a giurare obbedienza alle congreghe di partito che la governavano e governano.

Le elezioni amministrative passate hanno segnato uno spartiacque decisivo che ci ha consegnato una diversa classe dirigente, ad oggi ben peggiore di quella precedente. Una classe dirigente inetta e incapace, famelica di poltrone e ossessionata dalle spartizioni, completamente indifferente alla domanda di cambiamento che tanti ternani ripongono in chi governa.

Una classe dirigente che ha aumentato la sfiducia ed il divario sociale. Completamente fallimentare sul piano dell’innovazione, dello sviluppo economico e della tutela dell’ambiente. La cacciata di oggi del vicesindaco e assessore alla cultura, perché non organico ad alcun partito a quelle logiche che avvelenano e ammorbano la città, è l’ultimo atto.

Dire al vicesindaco te lo avevamo detto a poco serve. Arrabbiarsi con lui per aver prestato il suo impegno a questa amministrazione neppure. Ne ha beneficiato la città, un qualcosa che certamente dobbiamo riconoscere, e tanto ci basta. Quello che ora serve, oggi come cinque anni fa, è non rassegnarsi a ciò che viene deciso dall’alto ed essere capaci a tramutare la rabbia in speranza.

La nostra esperienza ha dimostrato e vuole continuare a dimostrare questo, che è possibile mettere in campo le energie migliori per restituire ai ternani una città che gli appartiene e che da troppo tempo gli è tolta. Ciò si può fare anche senza nessuna tessera di partita, senza dover giurare fedeltà a nessuno se non a sé stessi e alla città. Combattere l’indifferenza deve essere l’impegno di tutti perché è tra l’assenteismo e l’indifferenza che poche mani, spesso non sorvegliate da alcun controllo e anche esterne dalla città, tessono la tela della vita collettiva, ed è questa la causa di tutti i mali. Noi c’eravamo, ci siamo e ci saremo e siamo certi che un’alternativa si può e si deve costruire.”

Associazione Terni Valley