Il Commissario straordinario regionale per l’emergenza coronavirus, Massimo D’Angelo, ha dato mandato di sospendere, con effetto immediato, la possibilità di prenotare la vaccinazione anti Covid-19, mediante Astrazeneca, per tutte le categorie dei servizi essenziali. Lapidaria la comunicazione e, per la verità, – viste le esperienze le tante chiacchiere dei giorni scorsi su quekl vaccino – a primo impatto ci si sente autorizzato a pensare chissaché.
Ma la sicurezza del vaccino, stavolta, non c’entra niente. Specifica infatti un’aggiunta che “rimangono aperte le prenotazioni per le categorie prioritarie, già individuate nel nuovo piano vaccinazioni nazionale: personale docente e non docente, scolastico e universitario; personale delle Forze Armate, personale di Polizia e dei Servizi Penitenziari”.
Pare pià che altro una reazione all’ “effetto avvocati” che sono stati prenotati e vaccinati negli ultimi giorni. Si vorrebbe mettere u po’ d’ordine e ristabilire le priorità per i più anziani e per i soggetti ‘fragili’. La sospensione delle prenotazioni, quindi, è rivolta alle categorie non comprese nell’elenco ufficiale: dalla protezione civile agli assistenti sociali passando per chi opera nei palazzi di giustizia (avvocati compresi), quelli delle onoranze funebri e via dicendo. Evidentemente alla fine ogni categoria stava assumendo lo status di categoria di operatori essenziali. Insomma, una bella confusione.
Qualche domanda, comunque, viene spontanea: perché solo prenotazioni per AstraZeneca? Le prenotazioni per vaccinarsi con Pfizer o Moderna restano aperte a tutti? E chi si è già prenotato? Che deve fare?
A volte essere di poche parole non è mica un pregio!