ll Consiglio provinciale di Terni ha approvato il piano di riequilibrio finanziario pluriennale. Il piano recepisce le nuove normative nazionali che riattivano i trasferimenti statali, in particolare per i settori della viabilità e dell’edilizia scolastica. Anche sul piano delle assunzioni vengono aperte nuove possibilità per le province al fine di rimpinguare il personale mancante a causa di pensionamenti e trasferimenti dopo la legge Delrio.
“Il piano – ha commentato il presidente Lattanzi – pone fine ad un lungo periodo buio che ha caratterizzato la Provincia di Terni, così come gli altri enti italiani, chiudendo una fase molto difficile apertasi con la legge Delrio e con una mancata riforma che ha influito negativamente sul rapporto fra Provincia e cittadini. Con le nuove previsioni cambia l’orientamento a livello nazionale con la possibilità concreta che la Provincia torni ad essere un punto di riferimento per il territorio”.
“La mancata riforma – ha sottolineato il presidente Lattanzi – determinò grandi problemi perché sottrasse deleghe alla Provincia di Terni senza poi che la Regione fosse in grado di gestirle. Penso ai centri per l’impiego che erano un fiore all’occhiello e un modello a livello nazionale, all’ufficio vigilanza costruzioni che rendeva snelle le pratiche amministrative oggi, invece, con il passaggio in Regione, molto laboriose e lunghe, fino a 8 mesi. Penso inoltre alla caccia e ai rapporti che la Provincia intratteneva con tutte le associazioni venatorie e con le regioni e province limitrofe per la mobilità venatoria, oppure ancora ai controlli ambientali garantiti dalla professionalità e dalla capacità operativa della polizia provinciale”.
” La richiesta adesso – ha concluso Lattanzi – è che quelle deleghe possano tornare in capo all’ente e nel frattempo noi ci stiamo impegnando per una riorganizzazione delle strutture, dei servizi e del personale che sia adeguata alle nuove esigenze”.
Tamara Grilli di provincia Libera ha chiesto l’apertura di un tavolo politico sulla riorganizzazione dell’ente, mentre Daniele Longaroni e Federico Novelli del gruppo Democratici, riformisti e progressisti, hanno espresso soddisfazione per il cambio di direzione “che sta emergendo e che pone le basi per un nuovo ruolo dell’ente”.