La scritta contro Latini: solidarietà e commenti

latini

Nell’esprimere la piena solidarietà al sindaco di Terni Leonardo Latini, le forze politiche hanno espresso alcuni commenti sulla scritta di minaccia nei confronti del primo cittadino di Terni.


Francesco De Rebotti (Anci Umbria)

Un gesto deplorevole che va fermamente condannato. La violenza e le minacce non hanno nulla a che fare con la democrazia, e il confronto politico si attua nelle sedi e nei modi opportuni, non certo con le minacce. Sono atti che non appartengono all’Umbria, una regione vocata alla pace e alla democrazia

Paolo Angeletti (Ternimmagina)

Si dice che la gente non vuole più scrivere, che si affida solo a messaggi sintetici stringati sui mezzi telematici, che non studia la storia. Ma non è vero. Qualcuno scrive ancora e cerca di ricordare tempi bui e tenebrosi come quelli di una guerra, evocati anche da un famoso pezzo : “ … fischia il vento, infuria la bufera …”. Onore al pezzo musicale, disonore a chi ha pensato di associarlo ad un Sindaco, minacciandolo … Perché un conto è la battaglia politica, un altro conto sono le lettere minatorie, oltretutto, imbrattando i muri e oltretutto non firmandosi altro che con un simbolo rubato a chi magari crede ancora nella falce e martello. Sono finiti quei tempi. Essere di sinistra non vuol dire scrivere stupide frasi mascherandosi dietro ad un simbolo. Se qualcuno vuole mandare un messaggio (!), abbia il coraggio di firmarlo con nome e cognome. Intanto mando io un messaggio al Sindaco, ma di solidarietà, come tutti. Almeno su questo ci troviamo tutti d’accordo.

Alessandro Gentiletti (Senso Civico),

anche a nome dei gruppi delle opposizioni Pd e Terni Immagina, ha letto un nota in consiglio comunale :: “Ribadiamo anche in questa aula la ferma condanna per la scritta comparsa sul muro della Bct. Rinvedichiamo la partecipazione alla manifestazione democratica che si è tenuta domenica assicuriamo che la nostra cultura democratica saprà ariginare derive che nulla hanno a che fare con la manifestazione che ha visto la partecipazione di tanti cittadini mossi da intenti profondamente democratici e di convivenza civile”. 


Cristiano Ceccotti, (Lega)

“La scitta apparsa è intimidatoria e violenta. Il fatto è grave. E’ soprattutto grave perché è il sinotmo della volontà di innescare un ingranaggio di odio e violenza negli animi. Siamo qui per lavorare e siamo stati eletti democraticamente dal popolo che ci ha voluti fortemente. Non è la minaccia che ci ferma. Non è la paura che può fermare. Non sono le offese becere che placheranno il nostro senso di giustizia. Siamo non solo solidali e vicini al nostro sindaco ma siamo il nostro sindaco. La lega ritiene ignobili vigliacche e soprattutto distruttive per la città questo tipo di scritte. C’è stata una corposa risposa di solidarietà da tutti i cittadini. La Lega, il sindaco, e cittadini perbene sono un elemento unico”. 

Anpi

 L’Anpi ringrazia i cittadini e le cittadine di Terni che hanno risposto all’appello lanciato, partecipando numerosi al presidio antifascista. È stata una bella giornata di testimonianza di uno spirito democratico, pacifico e antifascista che è parte della storia e della cultura della città di Terni. Le scritte sui muri, comparse improvvisamente nella giornata di ieri, sono in contrasto palese con quanto l’Anpi e le associazioni promotrici hanno voluto affermare con la manifestazione.  L’Anpi e le associazioni che da tempo si impegnano sui temi della pace, del lavoro, della democrazia e della lotta alla xenofobia proseguiranno il proprio percorso a partire dai prossimi giorni con l’obiettivo di costruire un futuro dove non trovino spazio le idee del “fascismo del terzo millennio”.

Fratelli d’Italia

“Le polemiche – dichiarano i consiglieri comunali di Fdi Orlando Masselli eMaurizio Cecconelli –  che si sono rincorse nei giorni per la concessione a un partito politico dell’aula del consiglio comunale per la presentazione di un libro sulla tragedia delle foibe, polemiche che hanno trovato sfogo in una contromanifestazione organizzata da vari movimenti cosiddetti da filopartiagni,  sostenuti da tutte le forze di sinistra compresi alcuni esponenti dei gruppi consigliari di minoranza,  presenti alla manifestazione. Una manifestazione che ha dimostrato la strumentalità dell’iniziativa volta ad impedire lo svolgersi di un evento, organizzato da un partito politico avverso e che voleva condannare le vittime di un genocidio.  Polemiche che hanno riguardato anche la presunta concessione del patrocinio del Comune di Terni, cosa che in realtà non è mai avvenuta, mentre la sala comunale viene data in utilizzo ad ogni forza politica. Il clima antidemocratico alimentato ha creato una situazione  di tensione che ha portato qualche facinoroso a scrivere frasi intimidatorie nei confronti del sindaco Latini, democraticamente eletto alla guida della città.
Il gruppo di Fdi  esprime solidarietà al sindaco latini e condanna le forme intimidatorie che hanno colpito lui e l’intera maggioranza di centrodestra”.

Francesco Filipponi

La violenza va sempre condannata con fermezza. Avrei voluto ascoltare le stesse esternazioni di condanna durante alcuni passaggi delicati della precedente consigliatura Mi auguro presto vengano individuati i responsabili. Questo gesto non può macchiare una manifestazione pacifica di democrazia. Terni è la città di tutti».

Diego Esposito, Popolo della Famiglia dell’Umbria
 

Un gesto cretino, infantile, oltre che del tutto incurante del bene pubblico. Se si dovesse trattare solo di una grave bravata da ragazzi, allora ci spiegheremmo la leggerezza e superficialità con le quali è stato richiamato in causa uno dei periodi più neri della Repubblica italiana. Se invece dovesse capirlo bene, e proprio per questo avesse voluto rispolverare quegli anni di terrore, denunciamo con fermezza quanto avvenuto, ma non possiamo non osservare che dietro quella scritta esiste una povertà intellettuale, oltre che una mancanza di un normale senso civico; questo ci fa essere doppiamente preoccupati. Ci auguriamo che tutti quelli che sono pronti ad esporsi e ad alzarsi in piedi per gridare contro ogni forma di violenza alla prima svastica su una parete, trovino il coraggio di essere coerenti anche in questa occasione. Tutte le scritte sui muri sono uguali, in genere: imbecilli; non esistono scritte ‘più uguali’ di altre”, una falce e martello rendano un muro sporco tanto quanto una croce uncinat”.

CasaPound

Quando si gioca con i tasti dell’odio politico per raccattare consenso agitando spauracchi anacronistici nutriti da vergogne e falsità si arriva anche a questo – sottolinea Piergiorgio Bonomi – CasaPound Italia Terni – Un clima avvelenato da partiti e sindacati di sinistra che alimenta gesti malati come questa scritta sul muro della biblioteca comunale. A nome mio e di tutta CasaPound Italia esprimiamo solidarietà al Sindaco Leonardo Latini certi che questi gesti vigliacchi e incivili non fermeranno il cambiamento che si avverte in città

M5S

Invitiamo i cittadini a fare il possibile per dimostrare più senso di responsabilità rispetto a chi li rappresenta, onde evitare di cedere alle provocazioni ideologiche che in questi mesi sono stati l’unico segnale di esistenza di una parte della giunta. Noi stessi siamo stati vittime di azioni ingiuriose senza che nessuno nella maggioranza prendesse le distanze o esprimesse solidarietà, questo non cambia che la correttezza e il rispetto non sono una contropartita ma uno stile di vita

Forza Italia

Il gesto denota l’idiozia di qualche singolo o, ancora peggio, di qualche gruppo che dà seguito al clima di strumentalizzazione e contrapposizione ad una libera iniziativa organizzata da un partito politico sull’eccidio delle foibe e sul presunto e mai avvenuto patrocinio da parte dell’amministrazione comunale. In città si è inscenata una desueta ed anacronistica manifestazione con tanto di presidio antifascista, scusate se è poco, che ha risvegliato istinti mai sopiti. La nostra città e chi finalmente la amministra attualmente, ha dimostrato che è matura per capire il dovere della memoria, senza occultare la differenza fra carnefici e vittime.