La Cgil ternana: “All’emergenza sanitaria si sta aggiungendo quella sociale”

Terni nuche

Ammortizzatori per 16mila lavoratori. Il segretrio Claudio Cipolla: “Fase 2 da affrontare con serietà”

segretario cgil terni
Claudio Cipolla, segretario generale della Cgil di Terni

Sono sedicimila i lavoratori che hanno usufruito degli ammortizzatori sociali. O meglio – spiegano alla Cgil di Terni – per i quali sono giunte comunicazioni da parte delle aziende interessate la qual cosa significa che il numero totale è verosimilmente più alto perché non tutte le aziende sono transitate nei canali ufficiali gestiti dal sindacato. Effetti dell’emergenza coronavirus.

“Non possiamo permetterci di pensare che l’emergenza sanitaria sia alle spalle, le forzature delle aziende che vanno in questa direzione sono da respingere – dice Claudio Cipolla, segretario generale della Cgil ternana – È chiaro al tempo stesso che accanto all’emergenza sanitaria è già scoppiata quella sociale, le pratiche che stiamo gestendo nei nostri uffici lo dimostrano. La crisi coronavirus, si è sovrapposta a una situazione già critica nella provincia di Terni, e sta modificando profondamente il modello economico, produttivo e sociale del nostro territorio”.

Lo dimostra il largo ricorso agli ammortizzatori sociali per quanto riguarda il lavoro dipendente, “Ma – aggiunge Cipolla – non dimentichiamo che ci sono molte altre situazioni di sofferenza, ad esempio nel lavoro autonomo. In Cgil abbiamo già gestito circa 300 pratiche di richiesta del bonus di 600 euro per professionisti e partite Iva, ma ci sono anche molte situazioni di difficoltà nell’artigianato e nel commercio individuale, per non parlare delle fasce più estreme di povertà”.

Di fronte a questo quadro inedito di difficoltà, secondo la Cgil è necessario affrontare in maniera seria ed equilibrata qualsiasi discussione sulla cosiddetta “fase due”: “Serve il coinvolgimento di tutti – afferma ancora Cipolla – senza scelte frettolose che rischierebbero di vanificare gli sforzi fatti fino ad oggi e, soprattutto, avendo come obiettivo primario la tutela della salute dei lavoratori e dei cittadini”. Dunque, secondo il segretario della Camera del Lavoro, non basta “ringraziare i tanti lavoratori dei settori essenziali, spesso invisibili e dimenticati in questi anni, per lo sforzo ed i sacrifici che hanno fatto e che continuano a fare”, ma vanno riconosciuti appieno i loro diritti, “attraverso l’applicazione dei contratti nazionali e della contrattazione territoriale ed aziendale”.

“Infine – continua Cipolla – questa crisi senza precedenti ha evidenziato l’esigenza di ripensare l’approccio della nostra società verso le persone anziane. Servono nuovi servizi, nuovi spazi e maggiori attenzioni per ricostruire una nuova e diversa socialità e migliorare le condizioni e la qualità della vita di centinaia di migliaia di persone anche nella nostra regione. Da parte nostra – conclude il segretario Cgil – siamo stati e restiamo pienamente operativi per tutelare al massimo tutte le persone che ne hanno bisogno”.