Il Pd chiede alla Regione una scelta decisa per la sanità pubblica e il potenziamento dell’ospedale ternano

ospedale santa maria nuovo ospedale terni azienda

Se l’Umbria “non è stata travolta dallo tsunami epidemiologico il nord Italia” secondo il Pd è dovuto “anche alle scelte operate negli ultimi decenni” grazie alle quali l’Umbria ha potuto “contare su ospedali di alta qualità, diffusi in tutto il territorio regionale”. Una pratica che si chiede di continuare a svolgere, scegliendo di potenziare la rete sanitaria pubblica e in questo quadro procedere ad un potenziamento del ruolo dell’azienda ospedaliera ternana.

In un documento congiunto il coordinamento politico dell’Unione Comunale di Terni e il gruppo consiliare Pd alla Regione sottolineano per prima cosa che non tutto è stato sbagliato in decenni di gestione della sanità regionale. Oltre ad una rete ospedaliera che ha dimostrato la propria efficienza – si afferma nel documento – va tenuto conto della “efficacia e dell’efficienza della medicina territoriale, a partire dai medici di famiglia e pediatri  , che ha svolto un ruolo decisivo nel contenimento dell’epidemia nella fase acuta. Ricordiamo – continua il documento – che le amministrazioni di centro- sinistra  hanno sempre investito molto sulla medicina territoriale, e su un sistema sanitario regionale basato sul ruolo fondamentale del pubblico  quale garanzia di un giusto rapporto con il cittadino per un pieno diritto universalistico alla salute, pur trovando relazioni con la sanità privata”.

Va da sé che il parere dell’Unione comunale di Terni e del Gruppo Pd in Regione, è che sia necessaria una scelta politica mirata a “rafforzare e integrare al massimo i presidi sul territorio  aumentando le dotazioni finanziarie per queste attività, così come va avviato il potenziamento dei dipartimenti di prevenzione , per far fronte ad eventuali nuovi picchi di epidemia quale unico strumento per scongiurare una catastrofe sanitaria così come avvenuta in Lombardia”.

Un capitolo a parte è riservato nel documento all’ospedale di Terni “Visti ormai i numeri ridotti di ricoveri e di terapie intensive, praticamente allo zero, sollecitiamo la Giunta Regionale, il Sindaco di Terni e la Direzione generale e sanitaria dell’ Azienda a consentire di riorganizzare al più presto l’Azienda Ospedaliera Santa Maria, far ripartire le attività ambulatoriali e riattivare nel pieno delle sue funzioni il nosocomio. Per questo è condivisibile la scelta proposta dalla Direzione Generale di predisporre un’area esterna per le malattie infettive  come luogo dedicato ai futuri Covid-19,pensiamo che sia necessario e fondamentale individuare un “punto Covid-19” per l’Umbria del sud, e che questo non debba trovarsi all’interno delle struttura ospedaliera di Terni per evitare chiusure e blocchi che penalizzerebbero la vita stessa dell’ospedale ternano”.

Tutto ciò anche in considerazione del fatto che l’Ospedale di Terni è molto attrattivo per le attività extra-regione. “Non vorremmo che uno stop prolungato vada a penalizzare la competitività dell’azienda ospedaliera ternana”. Qualora fossero disponibili i fondi  MES,  fondi del “Decreto Rilancio”  per la sanità e le strutture sanitarie, o altri strumenti finanziari, Il PD di Terni e il Gruppo Consiliare PD in Regione stanno valutando proposte di rilancio e di innovazione che riguardano l’azienda ospedaliera, l’indotto della ricerca sulle cellule staminali e l’Università degli Studi”.