Tra queste quelle che saranno inaugurate martedì 18 dicembre al Tempietto sul Clitunno (foto) e al Museo nazionale del Ducato di Spoleto – Rocca Albornoz. Entrambe sono dedicate al riuso consapevole dell’antico in età longobarda.
Luoghi del potere nello spoletino sono secondo l’Unesco il Tempietto del Clitunno, appunto, e la Basilica di San Salvatore a Spoleto. I monumenti Longobardi sono considerati una testimonianza esemplare della sintesi culturale ed artistica che ebbe luogo in Italia dal VI all’VIII secolo tra la tradizione romana, la spiritualità Cristiana, le influenze bizantine e i valori mutuati dal mondo germanico, preannunciando e favorendo lo sviluppo della cultura e dell’arte carolingia.
“I luoghi dei Longobardi e la loro eredità nelle strutture culturali e spirituali della cristianità medievale europea sono molto rilevanti. – aggiunge l’Unesco – Essi hanno potenziato significativamente il movimento monastico e hanno contribuito alla creazione di una meta antesignana dei grandi pellegrinaggi. I Longobardi svolsero inoltre un ruolo determinante nella trasmissione al nascente mondo europeo delle opere classiche di letteratura, tecnica, architettura, scienza, storia e diritto”.