“I luoghi longobardi del potere”, due mostre Unesco nello Spoletino

Longobardi

In un ambito di scambi e condivisioni tra musei per la valorizzazione del patrimonio longobardo, il sito UNESCO “I Longobardi in Italia. I luoghi del potere (568-774 d.C.)” ha organizzato quindici mostre sul territorio nazionale.
Tra queste quelle che saranno inaugurate martedì 18 dicembre al Tempietto sul Clitunno (foto) e al Museo nazionale del Ducato di Spoleto – Rocca Albornoz. Entrambe sono dedicate al riuso consapevole dell’antico in età longobarda.
Luoghi del potere nello spoletino sono secondo l’Unesco il Tempietto del Clitunno, appunto, e la Basilica di San Salvatore a Spoleto. I monumenti Longobardi sono considerati una testimonianza esemplare della sintesi culturale ed artistica che ebbe luogo in Italia dal VI all’VIII secolo tra la tradizione romana, la spiritualità Cristiana, le influenze bizantine e i valori mutuati dal mondo germanico, preannunciando e favorendo lo sviluppo della cultura e dell’arte carolingia.
“I luoghi Longobardi del potere esprimono – si spiega nel sito Unesco – forme artistiche e monumentali nuove e straordinarie, che testimoniano la specificità della cultura Longobarda nell’ambito dell’Europa Altomedievale. Nel loro insieme essi costituiscono una serie culturale unica e chiaramente identificabile, i cui molti linguaggi e finalità esprimono il potere delle diverse élites Longobarde”.
“I luoghi dei Longobardi e la loro eredità nelle strutture culturali e spirituali della cristianità medievale europea sono molto rilevanti. – aggiunge l’Unesco – Essi hanno potenziato significativamente il movimento monastico e hanno contribuito alla creazione di una meta antesignana dei grandi pellegrinaggi. I Longobardi svolsero inoltre un ruolo determinante nella trasmissione al nascente mondo europeo delle opere classiche di letteratura, tecnica, architettura, scienza, storia e diritto”.