Torna dopo quattro anni il concorso pianistico “Casagrande”

alessandro Casagrande terni

E pensare che il pericolo era quello dell’abbandono! Invece il concorso pianistico “Casaranbde” ritorna alla …grande. Una soddisfazione per la  Fondazione Casagrande che ha stretto i denti, continuando ad esistere, ad impegnarsi, ad arrabattarsi. In cassa fondi per alcune migliaia di euro, sufficienti per restare in vita, insufficienti per organizzare un concorso di quel livello. Negli anni del fulgore dal 1987 al 2010 (ma la prima edizione è del 1966) c’era chi si preoccupava di contribuire a promuovere il buon nome della città, una sua eccellenza: il sostegno arrivava dal Comune di Terni, poi dal Ministero dei Beni culturali, dalla Regione Umbria. Il Comune, in ristrettezze, ha ‘fagliato’ nel 2011, la Regione subito dopo, nel 2012, il Ministero le è corso appresso.

Nel 2014 si era svolta l’ultima edizione: Comune e Regione misero mano al portafogli, insieme a Camera di Commercio e Fondazione Carit. Il Ministero niente. Le risorse furono utilizzate ricorrendo al bilancino dell’orefice, ma arrivarono a Terni ottanta pianisti da tutto il mondo col seguito di maestri, famigliari, mogli, mariti e fidanzati. Per una quindicina di giorni diversi albergatori hanno sorriso.

Nato annuale, il concorso che ricorda un grande musicista ternano è diventato biennale. Passare al “quadriennale” sarebbe stato deleterio.

E adesso l’edizione 2018 è una realtà, che riporta verso l’alto un avvenimento, E’ stato presentato anche a Milano il Concorso pianistico internazionale Alessandro Casagrande di Terni intitolato al pianista e compositore ternano, nato nel 1922 e prematuramente scomparso a soli 42 anni.
Il sindaco Leonardo Latini, che non ha potuto essere presente alla conferenza, ha fatto arrivare il suo saluto: “Dal 1966 a oggi  – ha dichiarato – il Concorso ha consolidato la sua autorevolezza e visibilità sulla scena musicale nazionale ed internazionale, rappresentando per la città di Terni una tra le eccellenze più caratterizzanti in campo culturale. Mi auguro che questa prossima edizione che si presenta alla stampa nazionale oggi – grazie anche a tutte le novità inserite nel nuovo format – riesca come per gli anni passati nel suo obiettivo principe, quello cioè di scoprire e premiare i giovani talenti del pianismo mondiale”.
La storica competizione in passato ha laureato giovanissimi talenti oggi ai vertici del concertismo come Ivo Pogorelich, Alexander Lonquich, Boris Petrushansky, Roberto Prosseda, Giuseppe Andaloro, Herbert Schuch, e molte altre icone internazionali della musica.
Sono in corso le registrazioni online, aperte fino al 31 ottobre 2018. A novembre – per la prima volta nella storia del concorso –  ci sarà una preselezione basata sui video e sui curricula inviati dai candidati entro ottobre. In questa fase la giuria sarà formata da tre affermati pianisti, docenti all’Istituto Superiore di Studi Musicali “Giulio Briccialdi” di Terni: oltre allo stesso Guaitoli, Angelo Pepicelli e Mariangela Vacatello.
Al massimo 28 candidati potranno accedere alle fasi finali dal vivo che si svolgeranno dal 19 al 25 maggio 2019 al teatro Sergio Secci di Terni. Il verdetto sarà emesso da una giuria internazionale dopo tre prove per pianoforte solo e una finale con l’Orchestra Sinfonica Abruzzese. Il bando si trova sul sito internet del Concorso, che è stato completamente rinnovato: www.concorsocasagrande.org.
Una prestigiosa giuria internazionale composta da sette concertisti e didatti tra i più autorevoli sulla scena mondiale: Julian Martin (Presidente, USA); Christian Debrus (Francia); Manana Dojashvili (Georgia); Alexey Lebedev (Russia); Andrea Lucchesini (IT); Carlo Guaitoli (IT); Graham Scott (UK). Il montepremi è di grande importanza: 35mila euro. Al primo classificato andranno 20mila euro, al secondo 7mila, al terzo 4mila, a cui si aggiungeranno diversi Premi speciali.