Concorso vigili: protesta delle consigliere di pari opportunità della Provincia

opportunità vigili urbani san salvatore terni
Maria Teresa Di Lernia
Ivana Bouché

Le consigliere di Parità della Provincia di Terni, Maria Teresa Di Lernia e la vice, Ivana Bouché, hanno scritto al sindaco di Terni facendo presente che il bando di concorso per l’assunzione di vigili urbani messo dal Comune “presenta aspetti che, oltre a contenere elementi confusi o ambigui,  rischiano di penalizzare le donne. In particolare ci lascia perplesse il requisito relativo all’obbligo di patente A”, aggiungendo elementi di dubbio a quelli già espressi nei giorni scorsi da una presa di posizione delle donne Cgil.

L’ambiguità sta nel fatto che “possono accedere al concorso persone che hanno compiuto i 18 anni di età, ma la patente A si può conseguire solo a 24 anni di età” con ion più una “penalizzazione per le donne: molte meno donne hanno la patente A, rispetto agli uomini; non è giustificato tale requisito visto che non è necessario viaggiare in moto per fare il lavoro a concorso (ci sono più auto che moto nel parco veicoli della polizia municipale di Terni)”.

“Se, poi, questo fosse davvero indispensabile, si può indicare – aggiungono – l’obbligo di acquisire la patente A entro 6 mesi dall’assunzione (per esempio). Al limite, la stessa proposta potrebbe valere per la patente B, considerando che anche il rapporto tra donne e uomini con patente B è a sfavore delle donne (su 10 persone con patente B solo 4 sono donne). Ci preme sottolineare – affermano Maria Teresa Do Lernia e Ivana Bouché – che questo squilibrio si inquadra in un contesto che vede le donne fortemente penalizzate, in particolare dopo la pandemia: esisteva già un gap di più di 20 punti percentuali dell’occupazione femminile rispetto a quella maschile; alla fine di dicembre 2020 il tasso di occupazione femminile in Italia è arrivato al 48,6 percento. Riteniamo che il sindaco di una città come Terni non può ignorare questi dati e, anche nel fare bandi di concorso, deve  fare una valutazione dell’impatto di genere, in coerenza con il Piano per le pari opportunità”.