Agriturismo, slittano i termini di adeguamento alle nuove norme

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Elena Tortoioli

Quasi in extremis, ma alla fine hanno il motivo per essere soddisfatti. Il riferimento è ai gestori di agriturismo che salutano con un sospiro si sollievo la disposizione adottata adottata dalla Giunta regionale umbra, che sposta al 31 dicembre 2020 il termine entro cui le imprese agrituristiche debbono adeguarsi alle vigenti disposizioni in materia. E Coldiretti Umbria non può non esternare la sua di soddisfazione, dopo che, come ricorda “già a dicembre aveva segnalato alla Regione alcune difficoltà procedurali per gli imprenditori, a cominciare dal nuovo sistema di classificazione per gli agriturismi, con il passaggio dal “numero di spighe” a “girasoli”. Oltre a questo, Coldiretti aveva evidenziato altre difficoltà delle imprese per adeguarsi sul piano pratico alle nuove norme, nei tempi della precedente scadenza del 7 febbraio”.

“Continua il nostro impegno – afferma Albano Agabiti presidente Coldiretti Umbria – per potenziare questo importante segmento che rappresenta sempre più una vetrina del nostro territorio, capace di creare sviluppo economico coinvolgendo gli altri settori. In Umbria l’agriturismo, oltre a rappresentare un’attività che permette all’impresa agricola multifunzionale di acquisire un importante valore aggiunto, è in grado di offrire ai turisti un luogo ideale per le vacanze”. Gli agriturismi – sottolinea Elena Tortoioli presidente di Terranostra Umbria, l’Associazione che raggruppa gli agriturismi di Campagna Amica – devono saper trasmettere sempre di più i valori della tradizione locale, raffigurando al meglio il luogo dell’accoglienza ma anche della cucina contadina con cibo sicuro e di qualità, garantito dalla nostra passione”. .

L’agriturismo conta in Umbria secondo elaborazioni Coldiretti su dati (2018) Istat, 1402 strutture (+2,1% rispetto al 2017), con 417 dedite alla ristorazione, 236 alla degustazione e 1172 ad altre attività. Circa un agriturismo su cinque (255) si trova in montagna, mentre il 47 per cento è gestito da donne. I posti letto sono 24.212, mentre quelli a tavola sono 13.840. Accanto ad alloggio e ristorazione, ma anche alla semplice degustazione, non mancano le attività sportive e naturalistiche suggerite dalle aziende agrituristiche.