La cera si consuma, ma il morto non cammina. La saggezza dei proverbi… In questo caso è quanto sostiene con forza l’assemblea della Fiom-Cgil di Terni in merito alla vicenda acciaierie. “Sulla vertenza Ast continuiamo a perdere tempo e i pericoli sono ancora tutti sul tavolo, interlocuzioni informali e riservate non bastano più perché la situazione di incertezza è insostenibile per i lavoratori”.
Lo afferma un documento approvato il 27 ottobre, dall’assemblea generale della Fiom, che si è riunita presso la Camera del Lavoro.
Le tute blu Cgil condividono dunque la preoccupazione espressa da Cgil, Cisl e Uil territoriali sulla inerzia delle istituzioni dopo la conferenza regionale di Palazzo Gazzoli: “Aver ascoltato e, ci sembrava, aver condiviso le preoccupazioni che i metalmeccanici hanno esposto, non è servito a nulla – si legge nel documento della Fiom – tanto meno alla necessaria convocazione di un tavolo al Mise, che non si è mai aperto da quando il Governo è in carica. Sarebbe utile capire – prosegue la Fiom – se la presidente della Regione Umbria Donatella Tesei e il sindaco di Terni Leonardo Latini non riescono ad interloquire con il collega di partito Giorgetti, o peggio, ci parlano, ma registrano l’indisponibilità del ministro all’incontro”.
Ad ogni modo, per la Fiom Cgil di Terni non è possibile attendere oltre con le mani in mano: “Siamo pronti anche alla mobilitazione – conclude il sindacato – visto che lo stato di agitazione ancora non è stato ritirato”.