Treofan, Articolo Uno suggerisce un piano per la chimica verde per tutto il polo ex Montedison

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La Treofan? Perché non fare in modo di intercettare i finanziamenti del PNRR? La proposta è di Articolo Uno ed è contenuta nel testo di un’interrogazione del senatore Vasco Errani ai ministri dello Sviluppo Economico, del Lavoro e delle Politiche Sociali e della Transizione Ecologica.

Errani (che è in attesa di risposta per l’interrogazione a suo tempo presentata sulla vendita di Ast) spiega che “La crisi dell’azienda “si inserisce nel contesto di un territorio già oggetto di varie crisi industriali, in particolare dei settori chimico e siderurgico, ed è indispensabile da parte delle Istituzioni e del Governo intervenire per indirizzare una progettualità nuova capace di traghettare il territorio ternano verso un nuovo modello industriale”. Ricorda lo stesso Errani nell’interrogazione che “lo stabilimento Treofan si trova all’interno di un distretto industriale della chimica (ex Montedison) che può avere le potenzialità di divenire un polo incentrato sulla chimica verde che possa intercettare i finanziamenti del PNRR in quanto all’interno del sito è presente un’azienda leader a livello internazionale per quanto riguarda la produzione e fornitura di bioplastiche”.

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Vasco Errani

Il senatore di Articolo Uno chiede che i Ministri competenti riferiscano “se intendono convocare al più presto un tavolo istituzionale di confronto con advisor, liquidatore, le organizzazioni sindacali e le diverse istituzioni coinvolte al fine di verificare le intenzioni rispetto al futuro occupazionale e quali piani industriali si potranno mettere in campo per il sito; attraverso quali misure e piani di sviluppo (anche attraverso i fondi messi a disposizione del PNRR), intendano favorire la crescita del settore della chimica verde, dei bio polimeri e dell’economia circolare con particolare riferimento alle opportunità offerte dal territorio ternano; se intendano intervenire per favorire una nuova politica industriale che sia in grado di affrontare la transizione ecologica e l’innovazione e contrastare con chiarezza ed efficacia i fenomeni di delocalizzazione anche attraverso iniziative legislative organiche, non incentrate solo sul sistema di multe e sanzioni postumo alle scelte aziendali, ma ripensando anche ad un ruolo da parte dello Stato per sostenere solidi e verificabili piani industriali delle imprese tenendo conto anche di proposte già avanzate come quella portata avanti con il disegno di legge AS 2021 “Misure per il contrasto alle delocalizzazioni e la salvaguardia dei livelli occupazionali” del senatore Ruotolo e altri”.