Tirreno-Adriatico e Covid: “L’assessore Proietti? A casa”, dicono le opposizioni

Dimissioni quindi, “o altrimenti sia il sindaco a procedere alla revoca delle deleghe assumendosi così le sue responsabilità di figura di vertice dell’amministrazione comunale”.

Un atto dovuto, dichiarano i gruppi consigliari di Senso Civico, Movimento Cinque Stelle e Pd.
“Un atto – quello del passo indietro – dovuto” e “una questione di rispetto  – proseguono le opposizioni – in primis per chi sta lavorando al fronte del nostro sistema sanitario per salvare vite umane durante l’emergenza Covid-19. Virus che,  tramite le varianti,  si sta già  diffondendo velocemente e non ha certo bisogno del supporto e dei favori di chi amministra la città”.

C’è da dire che sarebbe stato impossibile rinviare l’evento, ma certo potevano essere adottate misure di prevenzione. Ma forse la questione è stata sottovalutata, è probabilmente mancata l’esatta cognizione di quello che la presenza di tanti campioni poteva innescare nella curiosità di tanti appassionati. Ma le opposizioni insistono: “La mancanza di spiegazioni dell’assessora durante il consiglio comunale di ieri (lunedì 15, ndr) a ridosso di un evento organizzato e gestito in maniera irresponsabile,  risulta inaccettabile e gravissima. Soprattutto dopo settimane di restrizioni per cittadini, studenti e commercianti . Come si fanno a chiedere grandi sacrifici ai negozianti, ai ristoratori, al mondo della scuola, quando poi si organizza una mattinata di situazioni che portano al superamento del distanziamento sociale e del principio di precauzione?”.

Lei in verità, una risposta l’ha data, sul suo profilo Facebook e riportata da “Terni in Rete”. Una riposta “nerboruta” in cui si è assunta la responsabilità “di aver fatto qualcosa piuttosto che sedermi e vedere una città che muore insieme al suo tessuto economico e sociale”, e ha aggiunto che “la Tirreno-Adriatico non ha violato alcuna normativa, si è svolta rispettando tutti i protocolli anti covid, come avviene anche in altre città che si trovano in zona rossa e non in  zona arancione come Terni. Tutti gli spettatori indossavano la mascherina e hanno mantenuto il distanziamento sociale, come verificato dallo stesso questore di Terni presente in Piazza della Repubblica”.

Ma anche questo le contestano le opposizioni, ritenendo “grave il tentativo di coinvolgere nella polemica politica la Questura di Terni, alla quale va il nostro grazie per il grande impegno profuso soprattutto in questa fase pandemica. In questo difficile momento per la nostra città è necessario che l’amministrazione comunale appaia credibile ai cittadini. Quando si chiedono sacrifici è necessario che i primi a dare il buon esempio siano gli amministratori. La nostra attività deve essere improntata, soprattutto nei momenti più delicati come questo, al servizio della città e non a difesa delle poltrone”, si conclude la nota dei gruppi di opposizione.