Scuole chiuse, assembramenti, ciclisti e vaccini: a Palazzo Spada si parla di Covid

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Con molte cautele, ma Fratelli d’Italia chiede al sindaco di Terni di “farsi portavoce in regione della necessità di rivedere le misure di contenimento  dell’ordinanza 23 del 12.03.2021 in base al mutamento giornaliero del quadro dei contagi per far sì che le scuole riaprano in assoluta sicurezza e rispetto massimo dei protocolli non piu’ tardi del 7 aprile”. “La chiusura di tutte le scuole dalla prima infanzia fino agli istituti superiori con relativa metodica di insegnamento a distanza, chiusura non prevista nelle zone arancioni come la nostra – spiega una nota deli Fratelli d’Italia – non ha  tenuto conto della grande diversità del numero dei contagi da scuola a scuola – addirittura zero in alcune scuole – di città in città, dati che ancora ad oggi non vengono resi noti in maniera dettagliata”. “A scuola la mattina in presenza NO, ma in giro assembrati per le vie nel pomeriggio SI: è un grande controsenso che necessita riorganizzazione per il bene dei nostri ragazzi che non vanno a scuola per venire parcheggiati ma per godere di un diritto sacrosanto e inviolabile”, aggiungono i Frartelli d’Italia che chiedono anche una maggiore informazione sui “dati epidemiologici e relativi casi di positività accertati aggiornati settimanalmente all’interno delle scuole comunali suddivisi per istituti scolastici pubblicati sul sito istituzionale del Comune; controlli nel centro cittadino effettuati da personale addetto giornalieri e continui nelle ore pomeridiane di maggior afflusso”.

Manco a farlo apposta il sindaco propri di dati era pronto a parlare: “Purtroppo c’è stato – ha detto Leonardo Latini – un  aumento significativo dei casi a partire dai primi giorni di marzo.
 La scorsa settimana c’era già stato un aumento del +193% dei casi rispetto ai sette giorni precedenti: ci sono stati una serie di fattori che hanno inciso su questo, non ultima la presenza delle  varianti. Ad oggi, a marzo, abbiamo avuto 459 persone positive a fronte di 200 guarigioni.  L’andamento è abbastanza preoccupante e per questo ci vuole un impegno da parte di tutti nel cercare di essere efficaci nella comunicazione”. Circa le scuole i dati riferiti dal sindaco sono i seguenti: “Nella settimana dal 22 al 28 febbraio le classi in isolamento o in attenzione erano 2, mentre i soggetti che avevano l’obbligo di fare i tamponi  erano 65. Nei primi sette giorni di marzo le classi sono passate da 2 a 27, con 606 persone tra isolamento e attenzionate. Poi a 29. Significa che c’è stata un’incidenza significativa anche a livello scolastico perché le nuove varianti colpiscono i più giovani e anche i bambini. È notizia di sabato che è stato ricoverato un piccolo di 2 anni insieme alla mamma in ospedale; c’è poi un ragazzo di 14 anni al ‘Santa Maria”.

Il consigliere M5S Claudio Fiorelli, medico al Santa Maria ha testimoniato che “l’ospedale di Terni è saturo di pazienti Covid. Poi – però – vedo che sabato c’è stato un comportamento che va all’opposto di ciò che è stato fatto, ovvero creare presupposti per fare assembramenti e portare persone in piazza. Una cosa impensabile, irragionevole. Qualcuno ha sbagliato e di grosso. Una manifestazione come la Tirreno-Adriatico doveva far pensare al fatto che avrebbe richiamato gente: o si spostava o si rimandava in ragione dei dati così devastanti. Pagheremo ciò che abbiamo visto sabato a livello di posti in ospedale. Ricordo che l’Umbria è ai primi posti per percentuale di pazienti Covid nelle terapie intensive. Non per fare polemica, ma l’amministrazione ha fatto un grosso sbaglio e spero che qualcuno se ne assuma la responsabilità”,

Non è mancato il riferimento alla campagna di vaccinazione. E’ arrivato da un medico di base, consigliere comunale di Uniti per Terni, Anna Maria Leonelli che ha evidenziato le disfunzioni che si sono verificate  per i vaccini negli ultimi giorni: “Risulta che a fronte di persone che non si sono presentate per ricevere la dose vaccinale ci siano stati momenti di difficoltà da parte degli operatori sanitari che non avevano protocolli da seguire. Occorre dunque che la regione predisponga le liste di persone disponibile a subentrare come sostituiti in caso di assenze. Mi auguro che il sindaco si attivi su questo versante”.  Quando si fa la spesa mettere a disposiz