di GIOCONDO TALAMONTI*

Un servizio sanitario efficiente non è quello che si mostri solamente virtuoso nella gestione finanziaria e neppure quello che prevalentemente si collochi nell’eccellenza dei risultati. L’ideale è armonizzare i due aspetti, aggredendone, se possibile, qualche altro, ad esempio, la collocazione strategica del nosocomio rispetto al territorio, la disponibilità di posti letto sufficiente, il contenimento dei tempi per quanti devono ricorrere ad esami diagnostici decisivi per la difesa della salute.
Nel caso dell’Ospedale Santa Maria di Terni, sono negative le tempistiche di accesso alle attrezzature diagnostiche, specialmente in questo periodo di pandemia, in più si aggiunge un silenzio assordante da parte delle Istituzioni in merito all’autonomia dell’Ospedale di Terni e alla convenzione fra Regione e Università.
Chi necessita di ricorrere in tempi accettabili alle risposte di un macchinario, potenzialmente in grado di salvargli la vita non avrà difficoltà a sottoporsi ad un test alle due del mattino e il maggior costo della turnazione degli operatori non potrà mai costituire un ostacolo se proporzionato all’efficienza dei risultati. A proposito l’adeguamento, l’ammodernamento, l’ampliamento dei vari reparti ne rendono più economica la costruzione ex-novo, rispetto ad interventi manutentivi costosi e non risolutivi dei problemi.

Per questo, l’Associazione politico-culturale “Enrico Berlinguer”, propone di costruire un nuovo ospedale in
posizione logisticamente compatibile e ad aprire una discussione politica fra tutte le forze politiche, istituzionali e sociali della Regione per l’unità territoriale per un patrimonio condiviso, per trovare una soluzione ai problemi che secondo l’associazione Berlinguer possono essere risolti con la costruzione di un’unica struttura adeguatamente dimensionata, per dare una risposta efficace e di qualità ai bisogni di salute dei cittadini.

*Presidente Ass. “Berlinguer” Terni