Terni, cimitero off limits per i disabili

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Martedì 2 novembre la benedizione delle tombe e messa officiata dal vescovo Piemontese

Stop alle attività lavorative interne, niente auto, niente lumi di cera: in estrema sintesi il sito del Comune di Terni riferisce le regole per le visite al cimitero in giorni di massimo affollamento.

Ma i disabili? I più anziani? “Il giorno di Ognissanti e quello della Commemorazione dei defunti le persone con disabilità ed invalidità che hanno il contrassegno non possono entrare con la loro vettura nel cimitero e così non possono andare a rendere omaggio ai loro cari defunti – sottolinea in una breve nota Alessandro Gentiletti, consigliere comunale di Senso Civico – Una scelta in continuità con il passato e assolutamente sbagliata”.

“Se è comprensibile la necessità di una regolamentazione speciale, visto il grande afflusso di persone in questi giorni, non è accettabile che vengano discriminate le persone con disabilità – continua Gentiletti – Si potevano e dovevano prevedere delle fasce orarie o degli strumenti alternativi di trasporto. Una decisione da modificare”.

Ma tra un anno qualcuno se ne ricorderà?

Intanto martedì 2 novembre alle ore 10 presso il cimitero di Terni, il vescovo Giuseppe Piemontese, presiederà davanti all’ingresso principale la santa Messa per la commemorazione di tutti i defunti, concelebrata con i sacerdoti della città, alla presenza delle autorità civili e militari e delle associazioni combattentistiche e d’arma.

Dopo la celebrazione seguirà un momento di raccoglimento all’interno del cimitero e la benedizione da parte del Vescovo delle tombe lungo i viali del cimitero, ricordando i defunti a causa della pandemia, ma soprattutto tutti quei i morti che sono stati privati di una degna sepoltura.

Saranno deposte delle corone d’alloro presso il Sacrario ai Caduti, la tomba dei Garibaldini e i monumenti delle varie Forze armate, Corpi dello Stato associazioni combattentistiche e d’arma, e al monumento e fosse comuni dei caduti nei bombardamenti della città di Terni, all’interno del cimitero civico.

«Il ricordo delle persone care non ci lascia mai – sottolinea il vescovo – rende più lieve il dolore del distacco, contribuisce a custodire e ad accrescere quel bagaglio-tesoro che i nostri cari, coloro ai quali abbiamo voluto bene ci hanno consegnato ed affidato in eredità. Fare memoria dei nostri defunti significa essenzialmente fondare la nostra speranza nell’amore misericordioso del Signore e nella ferma speranza nella risurrezione di Gesù».