Tariffa rifiuti e aumenti: il rinvio c’è, ma è solo quello della discussione sulla richiesta di rinvio

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La questione è spinosa? Vabbé, ne parleremo più in là, quando i tempi saranno migliori. E’ successo così per la delibera milionaria sui servizi globali per gli immobili di proprietà comunale, è successo così per la faccenda della Taric e la lettera di “avviso” da parte di Asm ai condomini in cui si adombrano aumenti delle bollette rifiuti perché non sono bravi nella differenziata. Condominio avvisato mezzo salvato, ma il sentore – visto l’andazzo – è che la mezza “salvazione” resti un miraggio e la mezza condanna invece no. Così il consiglio comunale di Terni è stato chiamato ad occuparsi della faccenda nella speranza che, ai cittadini, venisse data una qualche rassicurazione. –

Non se ne è parlato. O meglio: c’è stato un atto di indirizzo presentato dalle minoranze che chiedevano in sostanza di rinviare di un anno l’applicazione di tariffazioni diverse rispetto al passato in considerazione di difficoltà oggettive – dicono loro – per una puntuale raccolta differenziata. Un  anno da utilizzare per cercare soluzioni che consentissero di non inasprire troppo le bollette.

Tippete e martella, alla fine è venuta fuori la proposta di investire del problema la commissione consiliare competente e quindi rinunciare a trattare l’argomento in assemblea esprimendo un voto. Una proposta accettabile – quella del rinvio – secondo la maggioranza, da respingere decisamente per quelli dell’opposizione anche perché gli uni e gli altri erano stati costretti a sentirsi un intervento di quasi mezz’ora da parte dell’assessore competente. Interventi esplicativo, ovviamente, di come funzionino le tariffazione e via parlando, ma non volevano che tutto quel tempo risultasse alla fin fine sprecato.

Quindici voti a favore e 11 contro: delle lettere dell’Asm e dell’intera questione sei parlerà quindi più in là. Per l’intanto, però – almeno così pare di capire – si marcia lungo la strada già tracciata ossia quella dell’applicazione della nuova tariffazione rifiuti e penalizzazione degli indisciplinati. Che sarebbero poi, nella pratica, tutti i ternani a giudicare dai pacchi di missive spedite da Asm cui va riconosciuto il merito di aver portato il sorriso sul volto dei responsabili dei servizi postali che quei pacchi di lettere li hanno recapitati.

“Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia mettono in naftalina l’atto per sospendere le bollette pazze della Taric tra le facce compiaciute dei consiglieri di maggioranza – reagiscono ora i gruppi di opposizione – Questo è successo ieri in consiglio comunale, una presa di distanze clamorosa dai cittadini e le difficoltà che vivono soprattutto grazie alle scelte approssimative della giunta Latini, la giunta più pagata della storia”.

M5S, Pd, Senso Civico e Terni Immagina ricordano in una nota diffusa dopo la chiusura dell’asemblea di Palazzo Spada – di aver “preso l’impegno con i ternani, ovvero disporre una mozione per chiedere la sospensione degli aumenti della Taric in attesa di trovare soluzioni utili a rendere la tariffa più equa e legata a parametri oggettivi sui rifiuti realmente prodotti. Ma la maggioranza, ha deciso di mandare in commissione l’atto mettendoci  di fatto una pietra tombale. Uno schiaffo in faccia ai cittadini”.

“Non sappiamo dove trovino i consiglieri comunali di centrodestra il coraggio per ostentare tanta sicurezza visto che ad oggi tutto quello che hanno toccato si è trasformato in un salasso, dalla Taric fino al Servizio Idrico Integrato, tutti balzelli firmati Leonardo Latini che pesano su una città dal tessuto economico già di per sè fragile – vanno giù pesanti i quattro gruppi firmatari della nota –
Non capiamo con quale faccia parlino di strumentalizzazioni delle minoranze quando proprio noi in modo costruttivo abbiamo cercato di riportarli alla ragione in tutti i modi mentre procedevano spediti verso questo fallimento annunciato. Avevamo chiesto un anno di tempo prima di partire con questa nuova modalità di tariffazione. Hanno detto che erano pronti e che noi eravamo allarmisti. Oggi con la stessa sicurezza pontificano sulle soluzioni. Intanto i bollettini, le lettere, i solleciti, le telefonate degli istituti di credito, continuano ad esasperare la vita dei ternani. Facile sbagliare ed essere arroganti quando poi il conto lo pagano i cittadini”.