San Gemini e la Giostra dell’Arme: la festa si sarà? E come?

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Il 28 settembre si avvicina, e il 28 settembre a San Gemini è, dal 1974, il giorno in cui ha inizio la “Giostra dell’Arme” che di solito si chiude il 13 ottobre con la “sfida” tra i cavalieri dei due rioni Piazza e Rocca. E’ il periodo in cui la cittadina torna al medioevo con le rievocazioni storiche in onore del patrono Santo Gemini che si celebra il 9 ottobre. Drappi e bandiere, antiche botteghe, mostre e taverne con piatti tipici.

Ma nell’anno del covid qualcosa deve per forza di cose cambiare. Già a luglio si annunciò un’edizione ridotta, ma ancora – sembra – non si conosce niente sui particolari, o almeno questo è quel che lamenta l’associazione “San Gemini Bene Comune”, che rappresenta la componente di minoranza in cosniglio comunale. “Da settimane, a fronte dei comunicati ufficiale dei Rioni Rocca e Piazza e del gruppo Sbandieratori, che parlano di una bozza di programma e di volontà dell’ente giostra di fare la festa, tutto il resto tace dando adito solo a “chiacchiericcio”, scrive in una nota l’associazione.

“Questo è evidentemente motivo di incertezza e preoccupazione per i cittadini che da sempre sono parte attiva di questa festa – continua la nota – Se gli anni passati, relativamente a questo tema, ci siamo trovati davanti ai grandi dubbi della gestione viabilità e sicurezza, oggi, purtroppo, il momento storico impone di affiancare a questi temi già noti il grande tema “Salute pubblica”.

Per questo di chiede “una tempestiva e concreta presa di posizione della massima autorità in materia ovvero l’assessore all’ente giostra” di cui si mette in evidenza “il “classico” silenzio che l’assessore ha deciso di tenere in questa fase, in cui servono responsabilità e linee guida chiare”.

L’associazione pone alcune questioni: “Ci sono oggi le condizioni per fare una festa? Se si, con che modalità si intende svolgerla?

Come si gestirà la viabilità e l’afflusso di persone?”.