Rifiuti: ternani indisciplinati, l’Asm annuncia “punizioni” per tutti

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Condominio avvisato mezzo salvato. Della serie. “Io ve l’avevo detto”. L’Asm Terni sta facendo recapitare una lettera “ciclostile” indirizzata alle “Utenze del condominio” per avvertire che datosi che la differenziazione dei rifiuti, in quel condominio lì, non è un granché allora “la Sua utenza Taric sarà oggetto di un consistente incremento della fattura rispetto agli anni scorsi”.  Adesso lo sapete e domani non protestate. E’ appena il caso di sottolineare che le lettere non specificano in indirizzo l’utenza o il condominio. Il che – pare evidente – significa che le utenze “sotto scopa” sono tutte, a meno che non si eviti di prendersi di petto le case singole – da quelle coloniche ai villoni di lor signori. Il che, in rispetto della famosa “Legge del Cétriol” sarebbe anche scientificamente corretto.

A far rizzare i capelli in testa è che il “consistente aumento”va ad aggiungersi ad una altrettanto consistente tariffa così come denunciato pochi giorni fa  da un consigliere comunale dell’opposizione (Francesco Filipponi, Pd) il quale ha messo in risalto che già nel corso del 2021 l’aumento Taric a Terni è stato del 27% e che i cittadini ternani vantano il primato di pagare la “tassa-monnezza” più alta rispetto a tutti gli altri italiani fatta eccezione per quelli che abitano a Vibo Valenzia.

E pensare che ciò accade in quella che secondo i vertici della Regione è l’area che in Umbria per i rifiuti ha una vera e propria vocazione, altrimenti non si spiegherebbe il perché quando c’è da garantire impianti per lo smaltimento ed il trattamento la “Regione mamma”, come la presenta qualcuno, scelga sempre Terni come luogo ideale per “investire”.

Comunque le chiacchiere non fanno farina. Ed i ternani adesso lo sanno: pagheranno ancora di più a meno che non mettano la testa a posto. Perché è tutta e solo colpa loro: troppo pieni sono i contenitori per la raccolta dell’indifferenziato, e la cosa si può arguire facilmente guardando i cassonetti debordanti che restano svuotati per giorni. Risparmiare si può, dice l’Asm. Basta seguire poche regolette: aumentare la differenziazione e quindi riducendo l’indifferenziato; esporre i contenitori solo quando sono pieni e non solo perché quello è il giorno del ritiro dell’indifferenziato; richiedere contenitori più piccoli che magari danno meno all’occhio, ma si riempiono più spesso e quindi saremmo punto e daccapo (va aggiunto). La domanda è: che fine avranno fatto quei bidoncini col numero di matricola e quindi personalizzati annunciati con varie lettere (finite tutte nel contenitore carta e cartone)? Al momento sembra siano rimasti un “oggetto misterioso” o una specie di araba fenice:: che vi sia, ciascun lo dice, dove sia, nessun lo sa.

Dopo le bollette di luce e gas, dopo la benzina ed il gasolio, aumenterà anche la bolletta della nettezza urbana.

Almeno si trattasse di un servizio che funziona a meraviglia… ma –  ad occhio, eh! – mica pare…