Piediluco: le scuole chiuse da anni e in abbandono, ma il Comune non lo sa

scuola piediluco

di SANDRO PICCININI*

La scuola di Piediluco

Secondo quando apprendiamo dai media, l’amministrazione comunale ternana avrebbe inserito, all’interno
dell’ordinanza emanata a seguito del rogo avvenuto alla Ferrocart di Terni, tra i plessi scolastici aperti anche
le due ex scuole situate a Piediluco.

Questa notizia non fa altro che riproporre all’attenzione dell’opinione pubblica e alle stesse amministrazioni
locali, il problema relativo agli edifici, ormai abbandonati a loro stessi da decenni, che hanno ospitato diverse generazioni di alunni, che hanno frequentato le scuole materne, elementari e medie in Via Noceta a
Piediluco, in ambienti che potevano offrire anche una non comune vista sul lago.

Come noto, nel corso di questi lunghi anni sono stati esperiti vani tentativi da parte del Comune di Terni per
alienarli attraverso bandi pubblici, che però sono andati deserti. A ciò si aggiunge anche la scarsa, se non
assente, manutenzione dei due edifici: quello della scuola elementare, realizzato agli inizi del ‘900 (peraltro
affrescato dal pittore reatino Calcagnadoro) e quello della scuola media (realizzato negli anni 70 e comprensivo anche di palestra) che stanno letteralmente cadendo a pezzi, contribuendo così a disperdere un
patrimonio immobiliare che è nel cuore di tanti piedilucani e non.

Mi permetto di avanzare la proposta di inserire il loro recupero attraverso i fondi previsti dal PNRR. Ricordo,
infatti, che l’attuale PRG consente di realizzare nell’immobile dell’ex scuola elementare una struttura ricettiva oppure degli spazi pubblici destinati alla collettività (uffici, sale riunioni, biblioteca, ambulatori, ecc.).
Per quanto riguarda l’immobile dell’ex scuola media, ritengo che sarebbe possibile esperire un tentativo di
recuperare quegli spazi per ospitarvi dei corsi di laurea pubblici e/o privati, come accaduto peraltro a Col

Per quanto riguarda l’immobile dell’ex scuola media, ritengo che sarebbe possibile esperire un tentativo di
recuperare quegli spazi per ospitarvi dei corsi di laurea pubblici e/o privati, come accaduto peraltro a Collescipoli qualche tempo fa. Se così non fosse ritengo che si possa studiare in tempi brevi un nuovo bando che consenta l’affidamento dei due immobili ad eventuali società o persone fisiche interessate. In alternativa, si potrebbe valutare la concessione alla Federazione Italiana Canottaggio con un comodato d’uso gratuito per 99 anni, facendosi carico delle attività manutentive e di ristrutturazione.

Sempre con la FIC si potrebbe verificare, così come peraltro approvato con deliberazione del consiglio
comunale a seguito di un atto di indirizzo presentato dal Consigliere Francesco Filipponi del PD, la possibilità
concreta che la stessa realizzi all’interno dell’ex scuola media, una foresteria con alloggi, sale studio e altri
ambienti, che possano consentire di offrire residenzialità di qualità non solo agli atleti che si allenano sul
lago, ma anche a coloro che desiderano soggiornare a Piediluco. Credo che solo così si possa salvaguardare questo importante patrimonio immobiliare da una triste e ingloriosa fine.

Mi permetto inoltre di invitare il Sindaco a prestare una maggiore attenzione alle istanze ed ai problemi dei
vari territori perché questo “svarione”, se confermato, ci restituisce una immagine fatta di trascuratezza e
scarsa conoscenza delle varie problematiche attualmente presenti a Piediluco, che invece meriterebbero la
giusta e dovuta considerazione…anche se forse, effettivamente, nelle ex scuole con vista lago c’era un qualcosa
davvero aperto: le finestre!

*Ex Presidente della ex Circoscrizione Velino (PD)