Palazzo Spada, il consiglio comunale della “transumanza”

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Esce Thomas De Luca ed entra Comunardo Tobia; Monia Santini scorre di un posto e dal gruppo della Lega passa in quello dei Fratelli d’Italia cosicché lascia spazio al nuovo arrivo Marco Cozza che proveniente dai Cinquestelle può sentirsi finalmente a suo agio seduto dalla parte destra dell’emiciclo. De Luca Cinquestelle eletto in Regione ha lasciato il posto a Tobia che è ufficialmente entrato a Palazzo Spada, ma ha anche lasciato la presidenza della Commissione consiliare di Controllo e Garanzia ragion per cui si è nominato il nuovo presidente in Claudio Fiorelli che è Cinquestelle come il suo predecessore.

Ormai il consiglio comunale di Terni comincia così: prima della lettura dell’ordine del giorno la prassi prevede che si faccia l’ “operazione transumanza”. Spostamento di cartelle, pc e terga da una sedia all’altra. Poi andiamo ad incominciare la seduta. E per ciascun consigliere la curiosità di sapere ogni volta chi gli capiterà, quel giorno, come compagno di banco.

Chi è stato previdente e si è dotato per tempo di un pallottoliere fa sapere che sono diciassette gli spostamenti avvenuti in un anno e mezzo, cioè da quando è stato eletto nel 2018 il consiglio di “liberazione”.

Da notare un paio di cose: le motivazioni di tanti cambi. Solo in rari casi si sono portate a sostegno di una decisione, argomentazioni politiche di fondo. Per esempio: Valdimiro Orsini ha abbandonato il gruppo Pd pensando che ormai quel partito non abbia più niente da dire; Patrizia Braghiroli e Marco Cozza hanno spiegato che a loro questo ciù ciù ciù del Movimento col Pd non va a genio e quindi “se vedemo”. Ma tutti gli altri? Oddio, motivazioni più o meno “nobili” ne hanno pure fornite, ma alla base di tutto, gratta gratta, c’è che, come dire…., sono state disattese le loro volontà di impegnarsi sempre più il che, tradotto, significa: perché a fare l’assessore ci mettete quello/a e non me? D’altra parte appare ovvio che se uno decide di mettere i propri meriti a disposizione del bene della città è chiaro che vuole toglòiere il freno a mano, ma non sempre l’altruismo è valorizzato come meriterebbe. Quindi, valigia pronta e si passa ad altri lidi dove l’apprezzamento non mancherà. Con una attenzione: sempre ribadire, alla fine di ogni discorso annuncio di trasferimento, che comunque sia chiaro che la collocazione è comunque quella del centro destra.

E si va avanti. Nel senso che quello col pallottoliere è bene che stia pronto perché l’aria che tira continua per l’appunto a tirare. Dato che poi ci sono le ripercussioni “tecniche”. Per esempio: Monia Santini che sta pure in consiglio provinciale dov’è capogruppo del centrodestra, rimane anche se ha cambiato la maglietta? I due posti vuoti nella giunta Latini dovuti al passaggio in Regione di Enrico Melasecche e Valeria Alessandrini, saranno occupati da altri consiglieri della Lega per cui ci saranno nuove dimissioni e nuovi subentri o saranno moivo di nuiovi scontenti? Ed infine: come andrà a finire quel punzecchiamento continuo tra Francesco Ferranti e i vertici di Forza Italia, il suo partito? Tutto questo movimento sembra uno svantaggio (quando si parlerà dei problemi veri di Terni?) , ma se invece fosse questo il famoso nuovo modo di governare.

w.p.