Ordinanza “bon ton”, dall’M5s un consiglio al sindaco “Dia retta, la ritiri!”

latini lega sindaco di Terni
Il sindaco Latini

 “Ormai è evidente che l’esperienza della giunta Latini è politicamente conclusa”. Il gruppo consiliare del Movimento Cinque Stelle, prende le mosse dall’ordinanza “bon ton” firmata dal sindaco Leonardo Latini: “L’ordinanza anti prostituzione – dichiara in una nota il gruppo M5S –  è l’ennesimo segnale della crisi politica che vive la maggioranza, determinata in primis dall’assenza cultura amministrativa. Un vuoto tangibile che dimostra come dalla fine dell’esperienza del professor Ciaurro il centrodestra non abbia più saputo proporre una classe dirigente all’altezza di dare risposte a una città di 110mila abitanti che vive la complessità di essere uno dei poli industriali più importanti del Paese in un momento di transizione economica, ambientale e sociale”.

“Basti pensare che mentre le minoranze chiedono un confronto serrato su AST formalizzando richiesta di un consiglio comunale aperto alle parti sociali – rincarano la dose i consiglieri M5S – la prima preoccupazione della maggioranza per il polo siderurgico è quella di spostare il Capodanno al suo interno sottraendolo alla città, ai commercianti e ai potenziali turisti”.
Secondo il gruppo del Movimento il fatto che “a Terni le destre hanno ridotto la questione dello sfruttamento della prostituzione ad un fatto di decoro urbano” è la dimostrazione della “incapacità di affrontare questioni complesse con risposte di livello”. Una questione considerata “Al pari della spazzatura che questa amministrazione non raccoglie dai marciapiedi che non ripara. Una semplificazione che non colpisce solo le donne ma più in generale tutte le persone. Invitiamo per questo il sindaco a ritirare questo provvedimento che di fatto troverà applicazione solo nei titoli dei giornali. Inoltre invitiamo la maggioranza a vestire i panni del decoro istituzionale, soprattutto per rispetto di tutti quei cittadini che chiedono risposte concrete e sono stanchi di vedere Terni ridicolizzata a livello nazionale come succede in queste ore a causa di questa ordinanza”.