Museo archeologico umbro: il restauro dei reperti di San Faustino

sarcofago perugia

Giovedì 12 dicembre, alle ore 17, nel salone Umbri ed Etruschi del Museo archeologico nazionale dell’Umbria, a Perugia, la direttrice Luana Cenciaioli presenterà il restauro ultimato da Adamo Scaleggi di un sarcofago strigilato, in marmo, risalente alla seconda metà del II sec. d.C., esposto tra vari reperti nel chiostro dell’ex complesso domenicano
nonché il nuovo allestimento e montaggio, dovuti a Silvia Bonamore e Franco Fortini, del frontone del tempietto di San Faustino ospitato al museo. I restauri sono stati realizzati grazie al contributo dell’Archeoclub di Perugia che ha voluto così rendere omaggio alla memoria di Adriana Viscardi,

Nel 1962, a San Faustino, nei pressi di via Settevalli, durante operazioni di scavo di emergenza, venne rinvenuto materiale pertinente ad un tempio, inquadrabile in età ellenistica. Lo scavo ha restituito numerose terrecotte architettoniche, abbondante ceramica, oggetti metallici riferibili ad una stipe votiva e, infine, monete di età imperiale. Inoltre sono state individuate strutture murarie che probabilmente erano connesse al complesso del santuario. I reperti rinvenuti attestano diverse fasi di frequentazione dell’area, a partire dalla fine del VI sec. a.C. fino al II sec. d.C.

La decorazione riflette elementi dionisiaci. In particolare, attesta un culto delle acque ispirato a Dioniso. Situato in area suburbana rispetto al centro della città di Perugia nella zona sud-occidentale, il complesso dio San Faustino rientra in un gruppo di piccoli santuari, come quelli localizzati presso il Tiro a segno e a Monteluce, che, distribuiti ai margini della città, svolgevano ruoli istituzionali, religiosi e di confine.