Mascherine obbligatorie a Terni, i sindacati: “Operazione di …facciata”

Una delle mascherine distribuite a Terni: una striscia con due buchi per le orecchie

I sindacati Cgil, Cisl e Uil criticano il sindaco di Terni, Leonardo Latini, per l’ordinanza che impone l’uso delle mascherine. Non perché non condividano la scelta, ma perché ci si è trovati davanti ad una decisione presa nella solitudine del piano nobile di Palazzo Spada. “Crediamo che l’emergenza sanitaria – dicono – vada affrontata seriamente e collettivamente, come già abbiamo avuto modo di poter esplicitare, con provvedimenti responsabili e autorevoli e non di mera facciata politica”

“L’ordinanza del comune di Terni che impone l’obbligo di utilizzo delle mascherine, se da una parte è un atto importante nel tentare di tutelare la salute pubblica dicono infatti i rappresentanti di Cgil, Cisl e Uil – dall’altro rappresenta l’ennesima scelta non condivisa con le parti sociali né inserita in una programmazione condivisa a livello territoriale, fatto che, come ha sottolineato la stessa presidente della Regione, Donatella Tesei, sta generando molte difficoltà e problematiche per i cittadini della provincia. Come Cgil Cisl e Uil, insieme ai sindacati dei pensionati di Terni, crediamo che sarebbe stato opportuno prima fornire le mascherine a tutti i cittadini e poi eventualmente emettere l’ordinanza”.

Certi metodi fanno si che i sindacati si sentano “in obbligo di evidenziare questo perché è sotto gli occhi di tutti la difficoltà, ancora oggi persistente, nel reperire le mascherine che tra le altre cose vengono vendute a prezzi diversi dai vari distributori”.
“È giusto avere il massimo dell’attenzione verso le fasce più anziane e disagiate del nostro territorio che. oltre ad avere difficoltà di mobilità. spesso non sono nelle condizioni di poter sopportare una spesa strutturata nel tempo”, affermano i sindacati i quali segnalano con preoccupazione che “In queste ore ci sono stati segnalati assembramenti in più di una farmacia, nella maggior parte dei casi per ritirare mascherine la cui efficacia sembra non essere del tutto adeguata per l’utilizzo indicato”. .