La sanità pubblica capace di interventi mirabili, in situazioni difficili e per casi disperati che si riesce a risolvere, e che stupiscono in senso positivo. Poi a far da contraltare ecco le segnalazioni di disfunzioni che nascono da difficoltà organizzative note da tempo e che non si riesce a risolvere. Sarebbe certo peggio il contrario, ma se alcuni disagi si potesse evitarli i cittadini sarebbero sicuramente più contenti
Una disagio che non si è stati in grado di evitare nel caso di Giancarlo. Una banale caduta uscendo dalla palestra. Ha inciampato, ha messo avanti le mani – come si dice – per non sbattere la faccia, ma si è fatto male ai polsi. Un dolore forte, tanto da far sorgere il sospetto di fratture. L’unica soluzione è andare al pronto soccorso dell’ospedale di Terni visto che altri filtri se esistono sono solo teorici. E’ affollato come sempre. Gli consigliano: “Vada a Narni, qui fa notte: il suo non è un caso da codice d’urgenza”. E Giancarlo va al pronto soccorso a Narni, in fondo deve fare solo una lastra poi si vedrà. “Sono entrato alle ore 15,30 sono uscito alle 22,30 tutto per fare un rx ai polsi. Per fortuna senza gravi problemi”. E infatti. Ci fossero stati gravi problemi avrebbe sicuramente fatto molto prima, ma certo è meglio così. In attesa, comunque, che qualcuno prenda davvero di petto la necessità di riorganizzare il servizio di pronto soccorso.
Ma dappertutto, perché ogni pronto soccorso si trova a dibattersi nelle stesse difficoltà e chi ci va di mezzo sono i pazienti oltre a chi sta lì per lavoro.