La marcia indietro dell’Alcantara sui contratti a termine

L’Alcantara si rimangia le promesse e non rinnova neanche uno dei 57 contratti di assunzione a tempo determinato nella fabbrica di Nera Montoro.

In un incontro avvenuto alla prima metà di marzo, aveva comunque promesso che per 25 di quei lavoratori sarebbe scattata la conferma e la trasformazione della loro assunzione “a tempo indeterminato”. Ora però è tutto rimesso in discussione – dicono i sindacati. “Già nell’incontro del 12 marzo – recita una nota della Filctem, il sindacato di categoria della Cgil – proponevamo di affrontare l’emergenza coronavirus prima che gli eventi ci travolgessero, chiedendo una rimodulazione degli assetti produttivi e il ricorso ad ammortizzatori sociali che avrebbero permesso al salvaguardia di tutti i lavoratori e dei cinquantasette contratti a termine”.

Ora tutto è stato rimesso in discussione – riferisce il sindcato – ma “Noi eravamo e siamo tuttora convinti. che si possano gestire le situazioni, prima che diventino drammatiche, il 12 marzo al tavolo abbiamo sostenuto, e lo faremo sempre, che nessuno dev’essere lasciato indietro, quindi si pongano le basi per un accordo sul bacino di prelazione dei lavoratori momentaneamente sospesi dall’attività lavorativa, visto che tutti gli altri saranno in cassa integrazione”. “Ci rammarica – conclude  che al sommarsi dell’emergenza sanitaria ci sia anche quella sociale, ma allora quando le soluzioni erano perseguibili ci siamo ritrovati da soli. Come Filctem Cgil continueremo sempre nella tutela della salute e dei diritti dei lavoratori perché non c’è alcun valore più alto di questo”, conclude il sindacato