Incendi di Terni, questione da affrontare: interrogazioni in Parlamento di Pd e M5S

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L’incendio alla ditta Medei

Gli incendi di Terni arrivano in Parlamento e sul tavolo del ministro degli Interni con interrogazioni presentate da Walter Verini (deputato Pd) e da Emma Pavanelli (senatrice dell’M5S). Ricordati i fatti e sottolineate le “evidenti conseguenze in termini di impatto ambientale nell’aria e possibile inquinamento del suolo Verini ricorda che “In via precauzionale nel territorio comunale di Terni sono state chiuse le scuole e disposti altri divieti tra i quali la raccolta e il consumo di prodotti alimentari coltivati”. “E’ il sesto rogo di rifiuti in Umbria e il terzo nel territorio di Terni, aggiunge Verini – questa situazione è inaccettabile e merita di essere affrontata seriamente e a tutti i livelli senza sottovalutare la portata degli eventi e le possibili circostanze che le hanno determinate”.

“Il terzo incendio a Terni ha reso la situazione davvero insostenibile – rinforza con la sua interrogazione Emma Pavanelli – Tutto ai danni dei cittadini sulle cui spalle ricadono le decisioni di una politica non attenta ai loro interessi. Sono evidenti le conseguenze di questi eventi in termini di impatto ambientale nell’aria ed è possibile che ci siano conseguenze anche nell’inquinamento del suolo; per non parlare degli ingenti costi di gestione a partire degli interventi delle forze dell’ordine, dei vigili del fuoco, i controlli di Arpa ed il lavoro di bonifica, che andrebbero contrastati come dalle “Linee guida per la gestione operativa degli stoccaggi negli impianti di gestione dei rifiuti e per la prevenzione dei rischi” regolamento in essere dal 21 gennaio 2019″.

“Eppure dopo il sesto rogo di rifiuti in Umbria, e il terzo nel territorio di Terni, le istituzioni comunali e regionali sembrano sottovalutare il problema aggiunge la senatrice M5S – Ecco perché ho presentato una interrogazione alla ministra dell’Interno Lamorgese per valutare la possibilità di un intervento di verifica sulla qualità̀ dei controlli e del monitoraggio della situazione degli impianti a rischio, della messa in sicurezza con particolare attenzione alle zone interessate dagli episodi più̀ recenti, nonché́ sulle azioni di contrasto e prevenzione predisposte dalle autorità̀ e istituzioni competenti”.

Silenzio, per quanto se ne sa, da parte degli altri parlamentari umbri.