Inaugurazione della ciclovia del fiume Nera: trenta chilometri da fare in bici

valnerina inaugurazione
inaugurazione ciclovia

Quando c’è da inaugurare qualcosa meglio affidarsi a gente esperta. Zac, un colpo preciso e la fettuccia tricolore, senza scampo, si affloscia in due pezzi perfettamente uguali. E così sabato mattina 29 agosto alla ex stazione di Sant’Anatolia di Narco della Spoleto-Norcia c’era una schiera di ammiratori. Alle forbici – era annunciato – Enrico Melasecche assistito dall’assessore al turismo del Comune di Terni Andrea Giuli, uno che forse vuol imparare come si fa. Ma le aspettative sono andate deluse, perché poi – da perfetto cavaliere – Melasecche ha lasciato che ad esibirsi nel taglio fosse l’assessore regionale al Turismo Paola Agabiti che, oltretutto, giocava in casa. Taglio perfetto, per carità. Però se l’è fatta un po’ da una parte e la fettuccia è risultata tagliata troppo verso destra.

Errore veniale e perdonato, comunque. Visto che quel che si inaugurava era un qualcosa che, come ha spiegato proprio Paola Agabiti, pone l’Umbria “all’avanguardia per un turismo sostenibile che possa valorizzare a pieno le bellezze ambientali, naturali e paesaggistiche che, insieme alle eccellenze storiche e culturali, costituiscono un patrimonio di inestimabile valore.  Il suggestivo percorso che inauguriamo oggi rappresenta quindi un fondamentale ulteriore passo in questa direzione. Ne siamo convinti da sempre, tanto più ora in questo momento particolare: l’Umbria è il luogo perfetto per un turismo all’aria aperta, tra borghi, sentieri e percorsi, dove sarà sempre più facile e affascinante muoversi a piedi o sui pedali”.

E’ della ciclovia del Fiume-Nera che si parla, di cui è stato appunto inaugurato il primo tratto (quindi la cerimonia si ripeterà) che, ha illustrato Melasecche,  si sviluppa da Sant’Anatolia di Narco, dove si collega con la ex ferrovia Spoleto-Norcia, fino alla Cascata delle Marmore, è un percorso molto suggestivo e che risulta strategico in quanto consente di prolungare l’asse ciclabile Assisi-Spoleto, costituendo un itinerario in continuità e a facile percorribilità lungo poco meno di 100 chilometri di grande interesse cicloturistico”.

Il progetto finale è ambizioso. “Ora stiamo lavorando per completare la ciclovia del Nera verso il Tevere – ha aggiunto l’assessore Melasecche – con la realizzazione dei tratti mancanti Cascata delle Marmore-Terni, Terni-Narni e San Liberato-Otricoli, per i quali la Regione ha già individuato le risorse finanziarie, per proseguire verso Roma con la ciclovia del Sole ora in fase di programmazione a livello nazionale. In ultimo – ha concluso Melasecche – va ricordato che la ciclovia del Nera fa anche parte della rete ciclabile nazionale “Bicitalia”, definita in collaborazione con il MIT (Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti) e le altre Regioni, di cui costituisce un importante tassello lungo l’asse Civitavecchia-Orte-San Benedetto del Tronto”.

“Ciclovie di questa importanza – ha annuito Agabiti – saranno sempre più importanti per promuovere e consolidare un turismo rispettoso del territorio e capace di esaltarne e farne apprezzare, pedalata dopo pedalata, ogni singolo luogo”.

Il percorso si snoda per una lunghezza di circa 30 km lungo la sponda sinistra del Nera, utilizzando strade minori a bassa e bassissima intensità di traffico, toccando i centri urbani di Scheggino, Ferentillo e Arrone e costituisce anche un primo tratto del percorso ciclabile della Via di Francesco di cui si realizza la segnalazione in campo, che si aggiunge a quello pedonale, ampliando l’offerta ciclistica anche nel settore dei cammini.

L’opera è stata finanziata per 250 mila euro dalla Regione Umbria e attuata dal Consorzio BIM (Bacino Imbrifero Montano) del Velino/Nera che l’ha cofinanziata con ulteriori 10 mila euro del proprio bilancio consortile. C’era anche il presidente del Bim,Egildo Spada- ovviamente – all’inaugurazione.

Che è stato fatto in concreto perché si sia proceduto a tale cerimonia inaugurale? Spiega una nota della Regione Umbria: “I lavori sono consistiti nella riqualificazione delle infrastrutture viarie e nella sistemazione dei fondi stradali per rendere scorrevole il transito delle biciclette; l’intervento è stato completato con l’installazione della segnaletica di orientamento sull’intero percorso che riporta le distanze dai centri urbani principali, a cui si aggiungono segnali di avvicinamento installati lungo SS 209 Valnerina e le altre strade laterali per aiutare i ciclisti a raggiungere la ciclovia dalla viabilità principale ».