Il Comune non rischia un altro flop e cancella Terni On e Mahmood

Dopo Sangiovanni il diluvio. Sarà perché a Terni non tutti capiscono di musica, ma è certo che quel “grande evento nazionale” che è stato il concerto del cantante Sangiovanni all’Anfiteatro un effetto l’ha avuto: l’annullamento di Terni On (la cosiddetta notte bianca) con tanto di vagheggiato concerto di Mahmood.

“Emergono tutte le contraddizioni della giunta Latini che prima ha difeso a spada tratta il contributo pubblico da 45 mila euro concesso per il concerto di Sangiovanni e adesso invece ammette che il ritorno in termini di presenze è stato ben al di sotto le aspettative. Tanto che l’assessore Fatale annuncia l’annullamento di TerniOn, rinviata a tempi migliori, e anche l’annullamento del concerto di Mahmood”, informano i gruppi di minoranza al Comune di Terni. Eppure l’assessora Proietti era entusiasta delle ben 662 presenze al concerto ed anche della risonanza mediatica che esso ha avuto tanto è vero che il portale del Comune di Terni ha registrato un aumento di “ben” trecento clic. Il tutto a significare che i 45mila euro di contributo del Comune, sono stati spesi bene.

Ed allora perché non rifarci cavallo con Mahmood? Alla fin fine quest’ultimo ha vinto un festival di Sanremo il che, come capiscono anche coloro che di musica non sanno acca, è qualcosa di più che un secondo posto ad Amici.

Dicono i gruppi consiliari Movimento 5 Stelle, Partito Democratico, Senso Civico, Terni Immagina che “Secondo l’assessore al commercio il concerto del vincitore di Sanremo 2019 avrebbe coinvolto un numero di persone decisamente minore rispetto a quello che potrebbe arrivare in altri tempi, proprio come successo per Sangiovanni. Appena 700 persone e di queste solo un centinaio da fuori Terni. Non male per un contributo pubblico da 45 mila euro che altri eventi e altri concerti si possono solamente sognare”. Senza contare – aggiungono che “Il tutto è stato condito con la figuraccia dei tamponi gratuiti, prima annunciati dall’assessora con delega al Turismo, Elena Proietti, poi smentiti dal commissario regionale all’emergenza”.

Beh, come storia non c’è male. E il commento delle minoranze non uò essere che salace: “Nulla di nuovo sotto al sole, piuttosto la solita improvvisazione da parte di questa amministrazione che senza capo né coda, smentisce i suoi stessi annunci per paura di un fallimento. Servirebbe molto di più a questa città che qualche selfie con la giovane star di Amici da dare in pasto ai social nella speranza di raccattare qualche voto. Non una novità per una classe dirigente abituata agli annunci e alla propaganda, come la notizia in pompa magna data dalla Lega con toni trionfanti sulla sicurezza condivisa. Salvo poi scoprire che le telecamere sono state installate grazie ai commercianti che si sono auto tassati per pagarle di tasca propria. I selfie e gli annunci da propaganda non possono bastare, quando poche idee e ben confuse vengono addirittura smentite dagli stessi assessori della giunta”.