Il “caso piscine” insegna, Gentiletti: “Per la gestione di impianti sportivi si torni al Ceffas”

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Alessandro Gentiletti

Da situazioni deprecabili si possono trarre utili insegnamenti. E che Terni si sia trovata senza le piscine di via dello Stadio è sicuramente uno di quegli episodi per come è maturato e per come si presenta di laboriosa soluzione. E’ quindi necessario darsi una “regola” che riguardi la gestione di impianti sportivi.

E’ quel che propone Alessandro Gentiletti, consigliere comunale di Senso Civico che sulla questione ha prodotto un atto di indirizzo, che domani 28 marzo verrà depositato in apertura del Consiglio comunale.

Lo scopo è, dice Gentiletti, “impegnare sindaco e giunta ad affrontare il tema della gestione delle infrastrutture sportive in modo sinergico, affinché non si ripeta quanto accaduto con le Piscine dello Stadio e si preservi in particolare il nuovo PalaTerni. L’indirizzo politico proposto va nel senso di preservare le infrastrutture pubbliche attraverso l’affidamento della loro gestione alle società in house esistenti, mettendo al centro l’ente istituzionalizzato del Ceffas che va rilanciato con ancora più forza, dopo l’intervento unanime del Consiglio comunale”.

Il Ceffas (Centro di formazione fisica e avviamento allo sport) è attualmente una fondazione, che consentirebbe, dice Gentiletti “La gestione pubblica delle infrastrutture sportive secondo le regole privatistiche e può porre al riparo da situazioni come quelle che si sono verificate e assicurare funzionalità, efficienza e tutela del diritto primario alla salute, soprattutto dalle fasce più deboli”.

“La proposta – spiega Gentiletti – è quella di creare un management pubblico secondo le forme che saranno ritenute più utili e convenienti da parte degli attori del territorio, che vanno necessariamente coinvolti”.