I medici di famiglia Cgil: “Per la vaccinazione contate anche su di noi”

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Il vaccino anticovid Pfizer richiede, come noto, modalità di conservazione (- 70/80 gradi) per cui può essere utilizzato solo dalle strutture sanitarie in possesso delle giuste attrezzature, ossia ospedali e Usl. Modalità di conservazione meno “estreme” sono previste per il vaccino Moderna. che deve essere mantenuto a –20 gradi, o in frigo ad una temperature che va dai 2 ai – 8 gradi, per 30 giorni stabilmente. Se dal 1. Marzo fosse disponibile il vaccino Astra Zeneca – come sembra possa accadere – il piano vaccinazioni potrebbe trovare un supporto nei medici di medicina generale, i medici di famiglia prima di tutto, perché con l’Astra Zeneca, che non necessita di bassissime temperature per la conservazione, la vaccinazione anticovid varierebbe di poco rispetto ad una vaccinazione antinfluenzale. Parte da qui la proposta che la Fp Cgil Umbria, insieme alla Fp Cgil Medici e al coordinamento dei medici di medicina generale della Fp Cgil dell’Umbria, ha inviato alla Regione Umbria per sollecitare la pianificazione del fondamentale coinvolgimento dei medici di medicina generale nella campagna vaccinale anti Covid-19.

Perché fondamentale? Potremmo usare il vaccino di Astra Zeneca – si legge nella lettera  inviata alla Regione – per vaccinare la restante parte di popolazione senza turbare o limitare l’organizzazione degli ospedali e delle Usl, che nel frattempo potranno tornare alle normali attività ”dopo che si sarà comunque conclusa la fase in cui si procederà all’immunizzazione delle categorie e dei soggetti maggiormente a rischio.
“Di fatto questo lavoro di vaccinazione antiinfluenzale già viene effettuato dai medici di medicina generale – continua la proposta della Cgil – i quali oltre ad avere una conoscenza dei pazienti, hanno anche la capacità e possibilità di convincere coloro che sono indecisi o riluttanti alla somministrazione”.

Utilizzare insomma la rete assistenziale e capillare costituita proprio dai medici di famiglia, che ha mantenuto e mantiene prerogative di efficienza nonostante le sue esigenze siano state in gran parte poco tenute presenti in questi ultimi anni (per esempio è carente la sostituzione dei medici andati in pensione) o mancano supporti essenziali di personale sanitario che affianchi il medico di medicina generale.

Per il momento, comunque – e in attesa di una considerazione di tali problemi in un futuro poco lontano dal presente – la proposta avanzata alla Regione “vuole testimoniare la sensibilità e l‘impegno dei M.M.G. della FP CGIL nel contribuire nella somministrazione dei vaccini, certi anche della disponibilità di tutti i nostri colleghi. Ovviamente la stessa è subordinata alla possibilità di ricevere i vaccini nelle dosi e nei tempi che possano consentire una reale programmazione”.

Per ora, comunque, restano in  attesa di “un Vs gentile riscontro”, confermano la “disponibilità ad effettuare un incontro al fine di concordare le modalità di applicazione della presente proposta”.