I legami Terni-Roma: il Comune parte per la “direttrice”

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Ci pensa RomaTre, nel senso di Università. Ormai è un vero e proprio gemellaggio quello tra il Comune di Terni e l’ateneo romano. Si tratta di una convenzione con cui si procederà a realizzare un “Focus” di ricerca sulla direttrice Terni-Roma. “Sarebbe?” si domanda il cittadino. Sarebbe, spiega l’assessore Leonardo Bordoni a nome dell’amministrazione comunale, “un progetto di studio e di relazioni interistituzionali che porterà ad approfondire su basi scientifiche il ruolo territoriale di Terni in particolare nel suo rapporto con Roma. Sarà un percorso partecipato, i portatori di interessi possono portare le loro osservazioni e proposte per i sei punti di approfondimento. Invito a tutti i capigruppo affinchè si rendono antenna nell’ascolto della città”. 

Non basta. “Il progetto di ricerca, che risponde agli obiettivi strategici individuati nel Documento unico di programmazione in tema di politiche di area vasta, ha come principali finalità quelle di approfondire il quadro conoscitivo dei fenomeni caratterizzanti il rapporto tra Terni e Roma per supportare i processi decisionali dell’Amministrazione e degli altri enti coinvolti in merito alla pianificazione strategica contribuendo a ridefinire il ruolo territoriale della città. Tra gli effetti attesi del Focus anche la cooperazione tra diversi livelli istituzionali a livello interregionale e la messa a punto di un know how dell’ente su queste tematiche con strumenti di indagine e modalità operative che includano anche l’ipotesi di attivare uno specifico Osservatorio” spiega l’amministrazione comunale.

25mila euro bastano per la borsa di studio di un (uno) ricercatore, due se sono risparmiosi. Non sembra tanto, ma c’è sempre la saggezza di quello che era andato al mare con la suocera da tenere presente: tutto fà. Il consiglio comunale ha approvato un atto (24 sì, 1 no, 8 astensioni) che consente di ricevere il contributo Carit che – dice Bordoni – “ringraziamo per la grande disponibilità”. E quindi si parte: ci si avventura sulla direttrice verso la capitale. Poi alla fine, com’è che si dice? “O Roma o Orte”.