Foro Boario: arrivano le ruspe per far posto al nuovo Palasport

terni foro boario

Prima o dopo il PalaTerni- così chimano per ora il Palazzetto dello Sport – si farà. Intanto nell’area ad esso destinata arrivano le ruspe e faranno un bel piazzale pulito: via tutto, le strutture del Foro Boario, il mattatoio, l’officina magazzino dell’ufficio viabilità. A far da cornioce rimarranno, al momento, i magazzini dell’ortofrutta gestiti da privati.

La Giunta comunale – su proposta dell’assessore ai lavori pubblici Benedetta Salvati – ha approvato il progetto esecutivo-stralcio relativo alla cantierizzazione ed alla demolizione delle infrastrutture di proprietà comunale. “In meno di tre settimane dall’approvazione del progetto definitivo relativo all’intero intervento e nonostante il prolungarsi della fase di emergenza, l’Amministrazione Latini  – sottolinea l’assessore Benedetta Salvati –  è riuscita a concludere una delle procedure determinanti nel complesso e articolato percorso tecnico-amministrativo che si porterà quanto prima nell’apertura del cantiere principale”.
Con la delibera di giunta comunale dello scorso 3 aprile era stato infatti approvato il progetto definitivo relativo al nuovo PalaTerni e alle opere connesse, con un quadro economico che prevede circa 550mila euro anche per le operazioni di demolizione, rimozione e smaltimento degli immobili comunali presenti nell’area. “I nostri uffici si stanno dunque impegnando al massimo – nonostante l’emergenza in corso – per rispettare il cronoprogramma che ci siamo dati, pur all’interno di una procedura  tecnico-amministrativa particolarmente commplessa”. 

“L’obiettivo, come sappiamo, è ambizioso e strategico al tempo stesso. La realizzazione del nuovo PalaTerni, della nuova viabilità, delle ciclabili, dei parcheggi, degli spazi verdi che lo circonderanno, potrà contribuire a dare sostegno all’economia citttadina, sia nella fase del cantiere che subito dopo, in quella gestionale. Se già prima dell’emergenza eravamo convinti di questa prospettiva, ora sentiamo la responsabilità di portare avanti questo progetto nel tempo più stretto possibile, come un impegno per il futuro della città che deve avere tutti gli strumenti disposizione per rialzarsi al più presto” dice l’assessore.

Una domanda sorge spontanea: la progettazione tiene conto della possibilità che scattino normative nuove per assicurare il “distanziamento sociale”?