Fabbriche, energia e ambiente: Burelli illustra a Parigi l’esperienza dell’Ast

Ast Terni acciaierie
Massimiliano Burelli

«Le aziende devono essere consapevoli del ruolo che svolgono nella società e valutare le proprie azioni non solo sulla base di obiettivi economico-finanziari, ma anche dell’impatto sociale e ambientale». E’ il concetto chiave illustrato da Massimiliano Burelli nel corso di una tavola rotonda che si è tenuta nel quadro dell’iniziativa “Trust in Business” organizzata dall’Ocse in corso a Parigi.

Gli obiettivi dell’iniziativa sono quelli di rafforzare il ruolo delle imprese come motore chiave per una crescita economica sostenibile e trovare soluzioni che aumentino la fiducia nel mondo del business. Il forum riunisce i leader del settore privato, delle istituzioni, del mondo accademico e della società civile per discutere di miglioramento nella lotta alla corruzione e di buone pratiche nella condotta commerciale all’interno dell’ecosistema aziendale.

L’AST è presente al workshop, con la partecipazione dell’amministratore delegato Massimiliano Burelli e della Direzione Governance di AST. Burelli ha preso parte alla tavola rotonda che poneva al centro del dibattito, le crescenti aspettative che opinione pubblica e governi hanno nei confronti del settore energetico, perché adottati misure proattive per arginare i rischi di impatti negativi sull’ambiente, sui diritti dei lavoratori e sulla corruzione. «Crediamo – ha aggiunto l’AD di AST – che un approccio olistico sia fondamentale per affrontare i crescenti rischi ambientali. Solamente una solida collaborazione tra governi, consumatori industriali ad alta intensità energetica e produttori può essere  la chiave».

AST è tra i cosiddetti “energivori”, ovvero le aziende che consumano molta energia. Proprio per questo l’azienda ha un dipartimento dedicato alla materia, utilizza gas naturale al posto di altre fonti con impatti negativi sull’ambiente (come carbonio e diesel), investe in nuove tecnologie a supporto dell’economia circolare (ne è un esempio il progetto di recupero delle scorie) e di una maggiore efficienza dei consumi (come il progetto del generatore di vapore a recupero di calore).