Covid: Umbria in controtendenza, ma la curva dei contagi riprende a salire

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Nel report settimanale della pandemia, Marco Cristofori e Carla Bietta, del Nucleo epidemiologico regionale dell’Umbria, hanno evidenziato i numeri più significativi dell’andamento della diffusione del coronavirus in Umbria: in controtendenza con l’andamento nazionale, continua la discesa della curva epidemica. L’indice Rt è a 0,81 (al di sotto della media mobile nazionale dello 0,96), e l’incidenza per 100mila abitanti ha registrato nell’ultima settimana un calo, attestandosi a 137,68, una delle più basse a livello nazionale. In discesa anche numero dei positivi, ricoveri e decessi.

   “Dati che attestano come l’Umbria, grazie al monitoraggio continuo e alle misure prese nei vari ambiti istituzionali e sanitari – ha rilevato il direttore regionale alla Salute, Claudio Dario – sia riuscita a gestire nella maniera migliore la terza ondata della pandemia, nonostante la presenza di varianti quali quella inglese e brasiliana, quest’ultima particolarmente aggressiva e contagiosa, presente in Umbria nel 36% dei casi con picchi del 60 per cento in alcuni contesti, a fronte del 4,3 per cento a livello nazionale”. 

Ciò anche se, per la verità, i dati delle ultime 24 ore  segnalano una ripresa del contagio con la curva degli attuali positivi che torna a salire mentre il totale dei casi registrati fiora nella regione supera quota 50.000.. Probabile che il dato dell’ultimo giorno sia collegato a quello dei tamponi eseguiti che sono stati il doppio rispetto al giorno precedente. I nuovi casi individuati sono stati 320. Cala il numoeri dei ricoverati e soprattutto quello delle terapie intensive mentre resta più contenuto, rispetto agli ultimi tempi, il nujmo per i decessi che sono stati comunque .