Covid in Umbria: i contagiati superano quota mille, 151 nuovi in un giorno

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Nelle scuole 33 classi in isolamento – Ordinanza della Presidente Tesei: le regole per fiere, mercati, sagre, feste popolari: durata massima 4 giorni

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Sperata la quota mille contagiati che attualmente sono 1-005. 151 i nuovi casi individuati nella giornata tra le mattina di giovedì 8 e quella di venerdì 9 su 2.645 tamponi. I dati della pandemia Covid 19 diffusi dalla Regione sono questi.

Aumenta di cinque unità il numero dei ricoverati (da 58 a 63) mentre sono ancora 8 i pazienti in intensiva. 24 guariti (da 1.951 a 1.965). Nessun decesso.

Una lettura dei dati che caratterizzano questa nuova fase dell’epidemia prodotta dal covid-19 accompagnata dal rinnovo di alcune fondamentali raccomandazioni ai cittadini è stata compiuta in una conferenza stampa a Perugia, nella sede della Regione Umbria del Broletto, dal commissario regionale per l’emergenza Covid, Antonio Onnis e dal  direttore regionale alla Salute, Claudio Dario.

Onnis ha spiegato cosa c’è dietro i numeri del contagio, partendo da alcune considerazioni epidemiologiche: “La riapertura delle attività produttive classiche – ha detto – non ha evidenziato un aumento significativo dei casi, in quanto la prima vera impennata si è avuta in concomitanza delle vacanze estive con una latenza di 15-30 giorni e con i rientri delle persone da paesi a rischio per la diffusione del virus. Da questa prima impennata, caratterizzata da un forte aumento del contagio tra i giovani, si è passati ad una seconda fase che vede, anche a ridosso dell’apertura delle scuole, una crescita delle infezioni intrafamiliari o in comunità e l’aumento dell’età dei contagiati”.

Dopo aver reso noto che al momento in Umbria sono in isolamento 33 classi scolastiche, per un totale di 848 soggetti tra personale e studenti, mentre altre 18 hanno finito l’isolamento, il commissario Onnis ha evidenziato che “l’avvio dell’anno scolastico sul territorio regionale movimenta all’incirca 140 mila persone. Ma se l’attività in aula è fortemente controllata, tutta la socialità extra scolastica sfugge al controllo – ha aggiunto – Se poi si aggiunge una caduta della percezione del rischio, si spiega l’aumento dei casi”. 

“Non possiamo pensare – ha proseguito – che il contagio in famiglia o tra amici non è possibile, perché l’analisi dei dati dimostra proprio che siamo passati a un contagio intrafamiliare con un aumento dell’età media delle persone positive che si sta alzando”. 

 “In questa fase – ha puntualizzato il direttore Claudio Dario – il contact tracing diventa sempre più problematico, perché avendo molti soggetti positivi, la ricostruzione di tutta la catena dei contatti, comporta per i servizi un grandissimo impegno. Una difficoltà questa, che si riscontra ormai su tutto il territorio nazionale per la cui gestione si prevederanno nuove linee guida”.

In considerazione della situazione epidemiologica umbra e al fine di limitare eventi che presentino un alto rischio di diffusione del coronavirus, è stata firmata un’ordinanza da parte della Presidente della Regione Umbria, Donatella Tesei, che ha lo scopo di normare gli eventi dinamici, in programma dal 12 ottobre al 12 novembre, con la messa in atto di misure di prevenzione e controllo.

   Le manifestazioni fieristiche qualificate di rilevanza internazionale, nazionale, regionale e locale, mercati straordinari, sagre, feste popolari, luna park e giostre sono consentiti esclusivamente nel rispetto di una serie di  requisiti e prescrizioni, che si aggiungono a quelli ad oggi già previsti, e che tra l’altro prevedono: effettuazione, per le aree all’aperto, in zone chiaramente delimitate ed in ogni caso, sia nelle aree all’aperto che negli spazi chiusi, con chiara distinzione tra gli ingressi e le uscite di coloro che accedono, presidiate da steward; un numero dei presenti contemporaneamente all’interno degli spazi all’aperto o al chiuso in cui si svolgono le attività che non potrà eccedere il limite di una persona ogni 10 metri quadrati dell’area libera complessivamente destinata allo svolgimento delle attività e comunque nel limite massimo di 500 persone, da rilevare con appositi contapersone e da monitorare con steward anche all’interno dell’area; dovrà inoltre essere effettuata all’ingresso la misurazione della temperatura corporea (che non dovrà essere superiore ai 37.5°) e la registrazione nominativa dei partecipanti e di tutti coloro che accedono, conservando per almeno 14 giorni copia degli elenchi nominativi di coloro che hanno partecipato all’iniziativa completi dei recapiti telefonici; divieto di consumazione di alimenti e bevande in forma itinerante al fuori degli spazi destinati alle attività di ristorazione o somministrazione per cui  dovranno essere rigorosamente applicate le previsioni di cui alle linee guida Ristorazione allegate al DPCM 7 agosto 2020; raccomandazione attraverso idonea cartellonistica e comunicazione all’utilizzo di sistemi di tracciamento tramite applicazioni installate su telefoni cellulari da parte del pubblico.

   Infine, la durata massima per le singole fiere, mercati straordinari, sagre e feste popolari non potrà superare i 4 giorni.