Consiglio aperto sull’Ast: le assenze innescano la propaganda attorno ad una questione vitale per Terni

Giampietro Castano (relazioni industriali Arvedi-Ast) ha confermato la volontà della nuova proprietà di valorizzare al massimo le acciaierie di Terni, anche perché si tratta di dar seguito ad un investimento consistente (700 milioni, ma altri ne serviranno). Ha anche confermato che per confrontarsi in termini più dettagliati e definitivi è necessario aspettare la fine del mese di marzo (o i primi di aprile) quando il piano industriale sarà completato. Per l’intanto ha ribadito che interesse dell’azienda è una riqualificazione della produzione – che passa anche attraverso il recupero di produzioni come il lamierino magnetico- ha assicurato che “la coniugazione di occupazione, sviluppo e tutela dell’ambiente e della salute umana sono le nostre linee guida” senza mancare di segnalare la volontà di valorizzare il management interno alle acciaierie. E’ uno dei principali aspetti positivi del consiglio comunale “aperto” tenutosi ad iniziativa del Comune di Terni (su richiesta delle opposizioni).

Altro segno positivo è il contributo portato dalle associazioni di categoria, dai sindacati dei lavoratori, da figure istituzionali come la presidente della Provincia di Terni, Pernazza, dagli interventi nel dibattito dei consiglieri comunali del gruppo misto (Fiorini e Orsini) o dei Fratelli d’Italia (Braghiroli) oltre a quelli che s’erano resi promotori dell’iniziativa, Ovvio che ognuno di loro abbia parlato di aspettative e di esigenze che vanno tenute in conto, stando per ora sulle generali e rappresentando questioni che vanno dall’occupazione, alla tutela della salute e dell’ambiente, all’attenzione verso le imprese dell’indotto, alla crescita dell’economia locale.

Positivamente va registrato anche l’intervento dell’assessore regionale alle infrastrutture Enrico Melasecche il quale ha illustrato le iniziative della Regione per assicurare maggiori e più veloci collegamenti tramite il potenziamento della ferrovia Orte-Falconara – per il collegamento coi porti di Civitavecchia e Ancona -e la messa in funzione della piastra logistica di Maratta che sarà allacciata alla linea ferrata, ricordando l’interesse poer le questioni dell’idrogeno.

Il bilancio dell’iniziativa – in sostanza – può ritenersi positivo. Lo fa, ad esempio, il Pd ternano rilevando “Lo spirito di collaborazione tra le parti sociali, politiche e gli altri attori territoriali, e la proprietà. Abbiamo grandi aspettative sul rilancio dell’AST e del comparto siderurgico, che è certamente nelle corde del Gruppo Arvedi, come pure rispetto al potenziale di innovazione e sostenibilità – aggiunge in una nota il Pd – Molto positive le parole di Castano che ha parlato di futuro, ammodernamento e efficientamento, non di ristrutturazioni, una terminologia che rimanda a drammatici tagli di personale del passato”.

Qualcosa, però non ha funzionato a dovere: la Regione Umbria di cui è stata sottolineata l’assenza (a parte Melasecche collegatosi in extremis), ha diffuso una nota della presidenza in cui si precisa “di non aver mai ricevuto alcun invito a partecipare, altrimenti sarebbe stata ben lieta di essere presente all’incontro in questione. La Presidente Donatella Tesei, come noto, segue da tempo e con grande attenzione l’andamento della situazione Ast di Terni, ed è in costante contatto con il Ministero dello Sviluppo Economico e con i vertici della nuova proprietà Arvedi”.

La replica dei gruppi di minoranza al Comune di Terni non si è fatta attendere  “Come forze di minoranza – sostengono in una nota congiunta i consiglieri comunali del Movimento Cinque Stelle, di Senso Civico, del Pd e di Terni Immagina –  riteniamo un grave strappo nei confronti della città l’assenza al consiglio comunale aperto su Ast, della governatrice Tesei e dell’assessore regionale allo sviluppo economico Fioroni. Riteniamo ancora più gravi, per non dire vergognose, le scuse addotte dalla presidente della Regione che è arrivata a mentire pubblicamente in queste ore sostenendo di non essere mai stata invitata alla seduta del consiglio comunale aperta. Alla presidente Tesei ricordiamo la lettera di invito del 7 febbraio 2022, protocollo 002064, firmata digitalmente dal presidente del consiglio comunale di Terni. Un invito di cui alleghiamo foto. Alla presidente rammentiamo che l’evento era noto da più di un mese, tant’è che chi ha voluto aderire lo ha fatto tranquillamente (tanto più che si trattava di una riunione per via telematica,ndr). Curioso che proprio il giorno prima l’assessore Fioroni fosse presente su radio Capital a dispensare pillole di fantageopolitica sul conflitto tra Russia e Ucraina e poi non abbia trovato 5 minuti per la città di Terni ed Ast. È la prima volta che ad un evento del genere si registra la mancata partecipazione degli esponenti della massima assise regionale”, e la conclusione amara dei gruppi di minoranza a Palazzo Spada. 

E a proposito di assenze va rilevata quella dei parlamentari eletti in Umbria e a Terni. Al consiglio comunale aperto hanno infatti preso parte solo Walter Verini, deputato Pd, e l’eurodeputata del M5s Daniela Rondinelli. Evidentemente avevano altro da fare deputati e senatori che proprio a Terni hanno ottenuto i consensi elettorali: da Raffaele Nevi (Forza Italia) a Leonardo Grimani (eletto nel Pd, passato poi a Italia Viva ed ora ad Azione), a Valeria Alessandrini (Lega) ad un certo Lucidi eletto nell’M5S e transitato nella Lega.

E il rischio è che un a questione importante per il futuro di Terni, come il futuro delle acciaierie, venga avviluppata nella polemica politica o – ancor peggio – dalla propaganda di schieramento.

Non è certo vantaggioso per alcuno che un’occasione così importante (per Terni e per l’Umbria) vada a finire nelle polemiche, ma certe “novità” come si fa ad ignorarle?