Camera di Commercio di Terni, come operare sotto la spada di Damocle

Anno travagliato, il 2018, per la Camera di Commercio di Terni, soprattutto a causa dell’incombente riforma del sistema camerale che prevede la costituzione di un’unica Camera di Commercio umbra.
“Le direttrici fondamentali dell’azione camerale in quest’anno – ha spiegato il presidente della Camera di Commercio di Terni, Giuseppe Flamini – sono state la digitalizzazione, l’alternanza scuola-lavoro, l’internazionalizzazione e lo sviluppo dei sistemi turistici. In quest’anno, abbiamo messo in campo fondi superiori al milione di euro su questi capitoli di spesa, con bandi per contributi diretti alle aziende e progetti mirati alla crescita delle competenze, della consapevolezza e degli strumenti concreti utilizzabili da tutti gli attori coinvolti nelle diverse iniziative. Abbiamo lavorato sodo e, se posso permettermi di dirlo, bene. In attesa che si chiarisca il quadro legislativo, nel bilancio per il 2019 sono state stanziate altrettante risorse da impiegare per le imprese locali sugli stessi filoni.”
Un bilancio positivo, quindi, segnato se ondo il presidente da una serie di attività non sedcondarie tra le quali: più di un milione di euro investiti in attività e progetti per le imprese ed il territorio (nel 2019 è previsto altrettanto); Piano di Marketing “Terre di San Valentino” (nella foto la firma del protocollo d’intesa tra il presidente dela Fondazione Carit e il presidnte Flammini), ultimato, condiviso, da mettere in atto per la valorizzazione in chiave turistica del territorio; Supporto operativo ed economico per l’IGP del Pampepato con 42 imprese e 10 istituzioni; Supporto operativo alla rete Italtechnics nel settore meccanica, circa 15 imprese in grado di competere sui mercati internazionali per grandi commesse. Premiata a L’Umbria che eccelle; Contributi tramite voucher per le imprese e le scuole, sui temi del digitale, export e alternanza scuola-lavoro, Progetti e formazione per le imprese su digitale, export (anche con ICE) e alternanza scuola-lavoro; Tirocini e stage per 260 ragazzi presso le imprese della provincia (30 nel 2016, 60 nel 2017); Almeno 1000 ragazzi coinvolti in varie iniziative di alternanza scuola lavoro (Tutte le scuole superiori della provincia). Partenariati con Questura, Prefettura, Associazione Italiana dei Direttori del Personale, Banca d’Italia ecc.; tre progetti europei per l’autoimprenditorialità e l’occupabilità in collaborazione con Università e altri partner europei, Progetto per la ripresa e la crescita delle imprese della Valnerina, a valere sul fondo di solidarietà camerale per le imprese colpite dal sisma.