Calvi, nonostante le restrizioni omaggio ai caduti dell’eccidio nazista

Eccidio di Calvi dell'Umbria

Per la prima volta nel dopoguerra l’eccidio di Calvi dell’Umbria è stato ricordato senza il pubblico. A Causa infatti dell’emergenza Covid-19 il sindaco, Guido Grillini, ha deposto ieri le corone in memoria delle 16 vittime, di cui 14 identificate, della rappresaglia nazista accompagnato solo da rappresentanti della protezione civile locale, dal maresciallo dei carabinieri Roberto Di Dio, dal vicesindaco Sandro Spaccasassi, dal consigliere comunale Francesco Verdinelli e dai rappresentanti della polizia municipale.

La breve cerimonia è stata comunque seguita in diretta facebook da tutta la comunità di Calvi dell’Umbria che non ha mai dimenticato negli anni la memoria di ciò che avvenne il 13 aprile del 1944, quando i nazisti in ritirata, fucilarono numerosi cittadini di Calvi accusati di collaborare con i partigiani locali. “Nonostante il momento non sia dei migliori, ho ritenuto opportuno e doveroso rendere omaggio alle vittime del 13 aprile 1944”, ha detto il sindaco Guido Grillini che ha sottolineato come questa sia “una cerimonia che è stata fatta tutti gli anni e non si poteva non fare.

Con tutte le precauzioni del caso era necessario farla. Voglio ringraziare tutti coloro che ci hanno seguito da casa e chi ha insieme a me partecipato alla cerimonia”. Il sindaco ha ricordato uno a uno i nomi dei caduti sotto i colpi dei carnefici rivolgendo la memoria a Carofei Lorenzo, Fabbri Fabrizio, Guglielmi Adolfo, Guglielmi Emilio, Gugliemi Ernesto, Guglielmi Genesio, Guglielmi Igino, Lieto Antonio, Montecaggi Liberato, Pettorossi Angelo, Pielice Pacifico, Ranuzzi Mario, Salvati Domenico, Sernicola Ernesto e altri due non identificati. La deposizione delle corone, realizzate, come ogni anno, da Mauro Di Basilio, sono state accompagnate dall’inno nazionale, dal silenzio e dalla canzone del Piave.