Ast: mercato effervescente e la produzione ne giova. Cessione: niente spacchettamenti

Terni torre acciaierie Ast
Terni torre acciaierie Ast

Dall’amministratore delegato dell’Ast, Massimiliano Burelli, sono arrivati sostanzialmente una serie di conferme: riguardano l’effervescenza del mercato e il trend positivo sulla produzione, la tempistica riguardante il processo di vendita, ribadita nei precedenti incontri, e che è prerogativa di una
complessa operazione tra l’altro assoggettata alla procedura anti-trust, per cui al momento risulta avviata la fase 3 con la presentazione di alcune offerte vincolanti.

Secondo alcune fonti (Siderweb) le parole di Burelli sarebbero anche più incisive. L’Ad di Ast avrebbe riferito di prodotti che “potrebbero toccare livelli record nell’anno fiscale in corso e che si concluderà alla fine del mese di settembre: l’acciaio fuso dovrebbe ampiamente superare il milione di tonnellate, attestandosi addirittura tra un milione e 100 e un milione e 200mila tonnellate , mentre le proiezioni portano ad ipotizzare il totale mai raggiunto di 960mila tonnellate di materiale spedito. Numeri che confermerebbero la possibilità di ulteriori incrementi sfruttando al meglio le capacità produttive degli impianti ternani e che determineranno ricadute decisive sul bilancio di esercizio, che potrebbe chiudere in attivo”.

E’ il succo di un incontro avvenuto giovedì 9 settembre, tra Fim, Fiom, Uilm, Fismic, Ugl e Usb con la direzione aziendale di Ast, alla presenza dell’Amministratore Delegato Massimiliano Burelli, il Direttore del Personale Alessandro Rusciano e e del Direttore di Stabilimento, Dimitri Menecali.
I sindacati hanno chiesto, come sempre, che i piani industriali oltre ad essere di sviluppo per l’azienda garantiscano gli assetti produttivi, i livelli occupazionali e salariali dei lavoratori diretti e dell’indotto, nonché l’integrità del sito nel suo complesso. La Direzione Aziendale ha confermato per il momento i piani di sviluppo e che le offerte riguardano l’intero del sito, scongiurando il rischio dello spacchettamento.

Le Organizzazioni Sindacali ritengono, si legge in una nota, “che tutti i soggetti in campo debbano svolgere il proprio ruolo per difendere la più volte dichiarata strategicità delle produzioni, e che in questa delicata fase non servano più annunci ma azioni concrete, senza nessuna speculazione, questa è stata in passato l’unica condizione per risolvere le criticità”.
Per quanto riguarda le altre questioni aperte si è affrontato il tema del
cambio di appalto del MetalRecovery, registrando l’avvio dei tavoli di
confronto tra le parti e la volontà di tutti di difendere l’occupazione e il
salario dei lavoratori interessati. Sulla verifica dell’accordo ponte e la
relativa procedura di mobilità degli impiegati amministrativi si proseguirà
il confronto nei prossimi giorni.