Associazioni, partiti e movimenti: un coro di accuse contro “l’ipocrisia” della Lega che governa Terni

L’incendio di lunedì a Terni

Comincia così una nota sottoscritta da partiti ed associazioni del Ternano con cui si pongono alcuni interrogativi sul ripetersi di incendi nella zona industriale. Per cui Movimento 5 Stelle Terni e Narni, Sinistra Italiana Umbria, Europa Verde Umbria, Partito della Rifondazione Comunista-Sinistra Europea, Partito Democratico di Terni, Altrovento Umbria, Giovani Democratici di Terni, Articolo Uno Terni, Senso Civico chiedono la massima attenzione da parte di Prefettura e Procura. ed esprimono la più totale solidarietà ai lavoratori colpiti, a cominciare dai Vigili del Fuoco interessati dalle operazioni di spegnimento degli incendi”.

Ma il documento è qualcosa in più: è il ricompattarsi di quelle stesse associazioni, movimenti e i partiti nel denunciare il comportamento della Lega cui rivolgono dure accuse, di fronte a fatti così gravi.

“L’ipocrisia di chi mette il partito davanti alla città non merita alcun rispetto. La Lega ha costruito le sue fortune elettorali a Terni sui casi di cronaca nera, attribuendo la responsabilità di ogni singolo drammatico evento alle politiche sulla sicurezza messe in campo dalle precedenti amministrazioni. Oggi, invece, gli esponenti della Lega chiedono paradossalmente le dimissioni dei consiglieri di minoranza che pretendono chiarezza e responsabilità, anziché pretendere unitamente un incontro al Prefetto per valutare il da farsi e monitorare i piani di sicurezza aziendali specie nelle aree produttive a rischio. Di fronte al lassismo dell’attuale amministrazione ternana ed umbra sono serviti due esposti alle Procure della Repubblica di Terni e Perugia”.

Da parte della Lega ternana e della maggioranza di governo cittadina mancherebbero del tutto, secondo il documento, politiche ambientali e questo sarebbe “il segno del fallimento di un sindaco che sta portando la città in un grave declino. In due anni siamo tornati a superare i limiti di legge e le soglie di sicurezza per i livelli di nichel e metalli pesanti. Due anni in cui l’unica risposta da parte della Lega è stata la guerra ai caminetti, come testimonia un piano della qualità dell’aria assurdo, adottato dalla giunta regionale che ha persino soppresso il Registro Tumori di fronte ai dati inequivocabili dello Studio Sentieri senza alcun potenziamento di prevenzione e screening per le patologie con cause di evidenza ambientale. Una giunta silente anche quando la Regione ha dimenticato di fare gli screening oncologici sulla base dell’atto proposto da loro stessi e approvato dal consiglio comunale.La loro assenza nella manifestazione per la pace di lunedì sera con una grande partecipazione della città, si inserisce perfettamente in questo quadro e nell’immobilismo connivente. Costruire un’alternativa che abbia come orizzonte una Terni moderna, vivibile e sostenibile, in linea con la transizione ecologica e digitale in atto è un dovere morale oltre che politico per restituire dignità alla città ed ai ternani”.