Amelia, l’assessore donna spezza una lancia per pimpinelli dopo il post sessista

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Il Presidente Pimpinelli e l’assessore Santini

Ma quale violenza di genere! Quello del Presidente del Consiglio comunale di Amelia, Leonardo Pimpinelli,  nei confronti della Ministra della scuola Lucia Azzolina è solo un commento “volgare e di cattivo gusto”. Tenta di sdrammatizzare così l’assessore comunale amerino alle politiche di genere di Amelia, Antonella Sensini, nel tentare un assist a Pimpinelli.

L’antefatto: Pimpinelli, esponente della Lega, è il Presidente di un’Istituzione, il Consiglio Comunale di Amelia. E’, tanto per intendersi, la seconda carica istituzionale della città, subito dopo il Sindaco. La Presidenza del Consiglio Comunale, infatti, è per una città quel che per lo stato italiano è il Presidente del Senato. Sarebbe tollerabile che il Presidente del Senato se ne uscisse con una frase come quella di Pimpinelli? Che è la seguente: “..ho appreso che secondo la Azzolina il Comitato Tecnico Scientifico è un organo rigido…parlerà x esperienza”. Una battuta che al bar dello stadio sarebbe stata fischiata non perché giudicata volgare e irrispettosa di un’altra Istituzione statale (un Ministro), ma perché piuttosto moscia e scontata.

Pimpinelli ha poi fatto “boccaccia mia statti zitta” e ha rimosso il post diffuso sui social network. Quindi ha presentato le dimissioni che il Consiglio Comunale amerino prenderà in esame lunedì. Se respinte quelle dimissioni saranno la catarsi, un ritrovare candore e dignità da parte del Presidente Pimpinelli.

Per far capire l’aria che tira arriva in soccorso l’assessore comunale alle politiche di genere, Antonella Sensini, la quale spiega: “Il commento rivolto al ministro della pubblica Istruzione è stato volgare e di cattivo gusto. Io sono contro la violenza di genere e condanno ogni linguaggio sessista perché parte di essa, a maggior ragione, se utilizzato per denigrare un avversario politico donna, ma nel fatto avvenuto non riscontro nulla di tutto ciò. Non si è trattato di una modalità violenta atta a togliere la parola all’avversaria, ma un commento successivo all’intervista che, seppur inadeguato e volgare da parte di un rappresentante politico a un ministro, poteva esaurirsi con le scuse a lei e alle donne in generale, cosa che è avvenuta tempestivamente, e dal mio punto di vista non necessitava di dimissioni. Ciò detto, riconosco a Pimpinelli in questa azione, un rispetto per le Istituzioni che gli fa onore”.  

“Anche da altri consiglieri, sia di maggioranza che di opposizione – aggiunge l’assessore Santini – vi sono state parole di vicinanza alla persona e rispetto per come ha sempre svolto il ruolo di presidente del Consiglio comunale e, seppure riscontrando l’inadeguatezza del commento sul social, nessuno avrebbe auspicato le dimissioni come diretta conseguenza di ciò”.

Beh, gli daranno anche una medaglia, ma è adeguato ad un ruolo così onorevole uno che si lascia andare a certi atteggiamenti da trivio? O è questa la “politica di qualità” che si augura il presidente Mattarella?