Vertenza acque minerali: i sindacati si ritengono “snobbati” dalla Regione

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Sì, l’incontro in Regione c’è stato. Ma i sindacati che lo avevano richiesto sperando in qualcosa di positivo non sono rimasti affatto soddisfatti. Quello sulla situazione e i problemi delle acque minerali Sangemini e Amerino è sembrato loro un incontro “moscio”. Eppure lì, a San Gemini e Acquadparta, il rischio è che si proceda verso un drastico ridimensionamento dell’occupazione.

Attorno al tavolo (si fa per dire, visto che tutto si svolge ormai per via telematica) oltre ai rappresentanti dei sindacati di categoria e delle Rsu, erano i sindaci di San Gemini ed Acquasparta e l’assessore regionale allo sviluppo economico Michele Fioroni.

“Positiva la partecipazione dell’Assessore -scrivono in una nota Fai Cisl, Flai Cgil, Uila Uil – ma riteniamo che l’atteggiamento non sia stato sufficientemente incisivo per affrontare la situazione di forte crisi in cui versano i siti. Non è pensabile attendere la data del 23 dicembre per conoscere quali saranno le “sorti dei lavoratori”. Parere dei sindacati è che si proceda anche prima di quella data “a vagliare tutte le possibilità al fine di salvaguardare l’occupazione e tutelare i lavoratori, nel rispetto delle procedure istituzionali e normative”.
I rappresentanti dei lavoratori affermano di ritenere “indispensabile un lavoro di squadra, che
coinvolga tutte le istituzioni del territorio” e per questo rite4ngono che “sarebbe stata importante anche la
partecipazione della Presidente Tesei, a cui avevamo fatto richiesta di incontro”. Insomma ritengono di essere stati in parte “snobbati” e affermano: “Non abbiamo lo stesso spessore di altre vertenze? La fase è particolarmente delicata e abbiamo bisogno dell’aiuto e dell’appoggio di tutti gli attori del territorio – ribadiscono – Ricordiamo che continuano le azioni di protesta dei due siti e che lunedì, in assemblea, si
vaglieranno ulteriori iniziative. È ora di cambiare rotta, a quanto ci risulta i marchi umbri anche in questa fase di concordato stanno facendo da traino a tutti gli altri brand del gruppo. Se verrà presentato un piano concordatario lacrime e sangue ribadiamo che lo rimanderemo al mittente, insieme a chi non si oppone e resta in silenzio”.