Dopo le sollecitazioni di Nevi e Modena il ministro annuncia iniziative già in atto
L’occasione sarebbe ottimale se non altro per scrivere la parola fine sull’intervento edilizio in corso del Popolo a Terni, dove rimane una voragine, quella su cui si sarebbe dovuto costruire un palazzo che avrebbe dovuto ospitare uffici giudiziari. Probabilmente non si arriverà a tanto, ma un passo avanti per la funzionalità del Palazzo di Giustizia ternano si sta compiendo. Si parla di “cittadella giudiziaria” che il Comune di Terni avrebbe in animo di realizzare. Prima l’onorevole Raffaele Nevi (Forza Italia) alla Camera, poi la senatrice Fiammetta Modena (anche lei di Forza Italia) hanno presentato una interrogazione al Ministro della Giustizia che è ora all’attenzione della Commissione giustizia del Senato.
L’atto di Nevi e di Modena specifica che “gli uffici giudiziari della città di Terni sono dislocati in due diversi edifici”. “Quello destinato a sede del tribunale, recentemente ristrutturato, non presenta particolari criticita’, mentre quello sede della procura della Repubblica risulta palesemente inadeguato, sotto molteplici profili, a garantire un’idonea funzionalità degli uffici”. In commissione il ministro ha riportato l’ipotesi di acquisizione di un edificio incluso nel nuovo impianto urbanistico di corso del Popolo di Terni, a poca distanza dal tribunale, e di proprietà della promotrice dell’intervento Corso del Popolo Spa. La direzione generale delle risorse materiali e delle tecnologie ha proposto l’istituzione di un tavolo tecnico con la conferenza permanente e con l’Agenzia del demanio, la cui prima riunione operativa si e’ svolta il 24 settembre. Con una nota del 2 novembre la proprietà’ ha comunicato che, come richiesto nell’ultima seduta, la società sta approfondendo le diverse ipotesi che possono essere percorse per raggiungere il risultato voluto dall’amministrazione. Sono state prospettate le ipotesi di vendita di cosa futura e quella del contratto di disponibilità’. La proprietà si e’ riservata piu’ approfondite considerazioni economiche, a seguito della quali andranno poi fatte le valutazioni finanziarie