Treofan, ora sono due le manifestazioni d’interesse a rilevare l’azienda

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Sono due le manifestazione d’interesse per la Treofan. A quella già in parte nota se ne è affiancata una seconda proprio in questi giorni, e comunicata poche ore prima che, martedì 3 maggio, si tenesse al Ministero dello sviluppo economico la riunioen di aggiornamento in merito alla procedura di liquidazione della Treofan, incentrata sul versante della reindustrializzazione.

La prima manifestazione d’interesse a rilevare la Treofan è di una società che opera in un settore non in continuità cin la produzione di film in polipropilene (la produzione Treofan). Il progetto prevede l’impegno aziendale in un settore fortemente innovativo, con l’impiego di una parte consistente dell’organico ancora presente, che sarà oggetto di una formazione professionale. La seconda manifestazione d’interesse, invece è di una società impegnata invece nel settore chimico plastico, che intenderebbe riavviare gli impianti di produzione presenti nello stabilimento, attraverso un adeguato revamping, per acquisire un ruolo nel mercato del film, con un progetto che vedrebbe un impegno occupazionale che va oltre le 108 unità ancora presenti.

Si tratta ora di procedere ad un esame delle condizioni. I sindacati di categoria Cgil, Cisl e Uil hanno chiesto “di vagliare attentamente tutte le possibili soluzioni, valutando quella migliore in termini occupazionali e di prospettiva futura, per i Lavoratori di Treofan prima di tutto, ma complessivamente per il futuro del Polo Chimico”. La Regione dell’Umbria attraverso l’Assessore allo Sviluppo Economico, ha riconfermato la volontà già espressa a più riprese nei mesi scorsi l’impegno alla prosecuzione del percorso previsto nel Pnrr regionale per il rilancio del polo chimico in chiave di “Sostenible Valley”, anche attraverso le risorse della legge 181 ed un “Accordo di programma”, con relativa dotazione economica. A questo processo parteciperebbe la società Novamont, già presente nel sito, che creerebbe ulteriore occupazione aggiuntiva sul fronte della ricerca dei “Biomateriali”, i cui tempi di realizzazione però non sono allineati al problema occupazionale più urgente che riguarda i lavoratori della Treofan”.

I sindacati per parte loro a proposito della occupazione dei lavoratori di Treofan, hanno chiesto la tutela di ognuno dei dipendenti nel caso in cui il nuovo progetto producesse un deficit occupazionale rispetto al numero attuale. Prossimo incontro in programma per la fine di maggio